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Pescara, 23/11/2024
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Data: 20/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Regione, primo vertice per la nuova giunta. Marsilio non ci sarà. Il governatore non vuole prendere da subito impegni sugli assessori. Altre indiscrezioni sugli eletti, Febbo in Consiglio, rischia Sos

L'AQUILA L'appuntamento è per domani sera. Ci saranno tutti i coordinatori e i referenti della coalizione, ma non il neo governatore, Marco Marsilio. Evidente la volontà di trovare prima una quadratura tra partiti alleati e poi di rimettere schema, proposte, ipotesi e osservazioni nelle mani del presidente. Non si parlerà ancora di nomi nel vertice che domani sera segnerà l'avvio ufficiale delle trattative per comporre la nuova giunta regionale. Va intanto stabilita la ripartizione tra le forze. Partendo da richieste ormai consolidate: quattro assessori più la presidenza del consiglio per la Lega; due assessorati Forza Italia; uno Fratelli d'Italia. Ma ci sono anche le richieste di Azione Politica, la lista che fa riferimento a Gianluca Zelli, che vorrebbe monetizzare l'ottimo risultato elettorale. Ci sono da assegnare i sei assessori possibile un esterno, obbligatoria una quota rosa e il sottosegretario alla presidenza, eventuale compensazione per il mancato ingresso nell'esecutivo.
LO SCENARIO
In attesa della proclamazione ufficiale degli eletti, che potrebbe avvenire tra venerdì e lunedì, emerge uno studio dettagliatissimo della società Abruzzo Innova, di Marco Zulli. Si tratta di una proiezione sulla ripartizione dei seggi elaborata in base ai numeri forniti dal Ministero dell'Interno. Un lavoro particolarmente utile alla luce delle tensioni dei giorni scorsi che hanno riguardato, in modo particolare, Mauro Febbo ed Emilio Iampieri, esponenti di Forza Italia. Febbo è stato rieletto, Iampieri no. Si è parlato della possibilità di uno scambio nell'attribuzione dello scranno. Lo studio di Abruzzo Innova dice, in realtà, che con i numeri del Ministero, ovvero se non ci fossero particolari errori, la ripartizione fornita dal Viminale è corretta. E, dunque, ci sarebbero dentro sia Mauro Febbo che Roberto Santangelo di Azione Politica, quest'ultimo eletto nel collegio aquilano. Semmai, dice Abruzzo Innova numeri alla mano, nel caso in cui Iampieri dovesse ottenere voti in più dalla verifica, tali da far scattare il seggio sul collegio dell'Aquila, a saltare non sarebbe quello chietino di Mauro Febbo, ma quello pescarese oggi attribuito a Lorenzo Sospiri, oggi terzo nell'assegnazione dopo Teramo e Chieti.
Il caso di Azione Politica, invece, non regge. Il quoziente aquilano è nettamente più alto rispetto a quelli degli altri collegi. Anche qui: se dovessero esserci errori nel conteggio, il seggio non andrebbe a Chieti (Gianni Bellisario), ma a Pescara (Marco D'Andrea). E anche nel caso in cui, per un incrocio singolare, toccasse a Chieti, in quel caso salterebbe il seggio del Movimento Cinque Stelle. Tutto confermato anche sul fronte della minoranza, con la ripartizione già ufficializzata dal Ministero. Insomma: dalla proclamazione degli eletti non ci si aspettano stravolgimenti. E semmai dovessero esserci dei cambiamenti in corsa, dovuti a macroscopici errori, le ipotesi in campo non sarebbero quelle emerse nelle polemiche degli ultimi giorni. Ancora poche ore e il quadro diventerà ufficiale.

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