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Data: 21/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Piano Fs, investimenti per 58 miliardi. L'ad del gruppo Fs, Gianfranco Battisti «Per la Puglia c'è poi il progetto che entro il 2026 porterà il collegamento con l'alta velocità Napoli-Bari in due ore. E ci sarà anche una velocizzazione su Reggio Calabria che consentirà l'accorciamento dei tempi di circa 30 minuti» Oltre mille neoassunti saranno occupati nella manutenzione dei treni e dell'infrastruttura e altrettanti nela logistica e tra gli autisti dei bus per collegare le stazioni con le zone dove il treno non arriva

ROMA Un piano industriale record, da 58 miliardi di investimenti complessivi in cinque anni. È quasi pronto il progetto di sviluppo del gruppo Fs. Sarà presentato a fine marzo. Due mesi più tardi delle iniziali previsioni a causa del nodo Alitalia, per la quale (condizionandola alla compartecipazione di altri partner industriali) le Fs hanno presentato l'offerta di acquisto e che, se finalizzata, ovviamente comporterà integrazioni importanti allo stesso piano. Intanto ieri l'ad del gruppo Fs, Gianfranco Battisti, ha anticipato alcuni numeri e soprattutto la portata: «Il piano al quale stiamo lavorando e che contiene un'operazione che consentirà di implementarlo (Alitalia, ndr) vale tra lo 0,7 e lo 0,9% del Pil». Sarà quindi «una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese». «Solo quest'anno - ha aggiunto - investiremo 9 miliardi di euro con un impatto sull'occupazione di quattromila persone nel gruppo».
Ieri è stato presentata la parte che riguarda le infrastrutture della rete della Lombardia: entro il 2025 saranno impegnati 14,65 miliardi per l'ammodernamento dei 1.733 km di Rfi. Ma, come detto, l'intero piano vale molto di più: tra quest'anno e il 2023 saranno investiti in tutta Italia circa 58 miliardi di euro. Un terzo dell'intera cifra sarà destinata al Sud, per le infrastrutture e per creare nuovi collegamenti. Il Roma-Bari in 3 ore e mezzo «è un giro di prova sul futuro collegamento in 3 ore» ha promesso qualche tempo fa Battisti. Aggiungendo: «Per la Puglia c'è poi il progetto che entro il 2026 porterà il collegamento con l'alta velocità Napoli-Bari in due ore. E ci sarà anche una velocizzazione su Reggio Calabria che consentirà l'accorciamento dei tempi di circa 30 minuti».
I PENDOLARI
Altro pilastro del piano industriale è il rafforzamento dei treni per i pendolari: per il trasporto regionale il piano prevede 640 nuovi treni e 6 miliardi di investimenti. I nuovi convogli si chiameranno Pop e Rock e dovrebbero iniziare a circolare a partire dalla prossima primavera nelle regioni italiane che hanno sottoscritto con Trenitalia nuovi Contratti di Servizio di lunga durata, aggiungendosi ai Vivalto, Jazz e Swing che, insieme ai Minuetto, accompagnano ogni giorno 1,5 milioni di italiani a scuola, a lavoro e nei loro viaggi per svago.
Previsti poi investimenti per la digitalizzazione della catena del valore: «Bisogna avvisare in tempo l'utente se il treno è in ritardo, li conosciamo tutti, abbiamo il cellulare e la mail, manderemo un pop-up sui cellulari in maniera che l'utente possa organizzarsi per tempo» ha detto recentemente Battisti. A disposizione delle nuove tecnologie Fs pensa di investire 4 miliardi. Un altro punto sarà la differenziazione del price: «Il prezzo unico non funziona, per spostare utenti su treni meno frequentati si deve abbassare il prezzo di questi ultimi».
Una tale mole di investimenti comporta anche un aumento consistente dell'organico. Nel 2019 ci saranno quattromila assunzioni. In particolare, circa duemila persone saranno selezionate per ruoli quali macchinisti, capotreno, capostazione e addetti all'assistenza ai viaggiatori e alla security. Oltre mille neoassunti saranno occupati nella manutenzione dei treni e dell'infrastruttura e altrettanti nela logistica e tra gli autisti dei bus per collegare le stazioni con le zone dove il treno non arriva.

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