L'AQUILA Non solo lo strappo con Forza Italia ma anche le elezioni in Sardegna fanno slittare la nascita della nuova giunta. Il neo presidente vola in Sardegna per il comizio conclusivo del candidato governatore del centrodestra. Guadagna tempo, Marco Marsilio, dopo aver detto ai partiti della coalizione di presentagli una proposta condivisa sui posti in giunta. Ieri sera era sul palco per augurare la vittoria a Christian Solinas. Ma tiene la bocca cucita sullo strappo tra Forza Italia, che vuole due assessorati su sei, e gli altri tre, Lega, Fratelli d'Italia e Azione Politica, che a Nazario Pagano gliene concedono uno più la vicepresidenza del Consiglio regionale. «Quei tre raccontano storielle», controreplica il coordinatore azzurro che ribadendo il sostegno a Forza Italia dei voti dell'Udc serviti per eleggere Marianna Scoccia, ieri ha inviato un messaggio a Marsilio che suona come un ultimatum. Ma Pagano forse ignora il tema vero che si cela dietro allo strappo. Un tema che sta veramente a cuore a Matteo Salvini che non è quello di stabilire se alla Lega di Giuseppe Bellachioma spettino quattro oppure tre assessori, ma di darne solo uno a Forza Italia perché il numero delle poltrone agli azzurri in qualche modo si intreccia con un retroscena politico enorme.È un dietro le quinte che coinvolge l'Abruzzo dove, pochi giorni fa, non a caso è arrivato Alessandro Panza, responsabile organizzativo federale della Lega. Accolto a braccia aperte da Bellachioma, che da Salvini ha avuto ampie garanzie sul suo ruolo di segretario politico in Abruzzo, il federale Panza ha voluto incontrare eletti, non eletti e vertici regionali della Lega. Praticamente tutti. Per svelare il piano segreto, ma neppure tanto, del leader del partito.Un piano che si riassume nel nuovo nome da dare al partito: Lega Salvini Premier che non dà spazio a dubbi. Salvini sta creando la nuova Lega, partendo dal successo abruzzese, con cui tenta la scalata al governo, liberandosi dei 5 Stelle e stringendo patti con alleati tra i quali non c'è Forza Italia. Fantapolitica? La presenza di Panza lo esclude.Questo quadro, se i fatti lo confermeranno, ci permette di capire perché, in Abruzzo, Salvini non può che dare lo stop ai due assessorati chiesti da Pagano. Ma la sua risposta a Bellachioma, attesa per ieri, non è arrivata. Salvini attende l'epilogo del voto sardo.La risposta a Bellachioma è il via libera a quell'ipotesi di giunta partorita due sere fa, al tavolo politico di Roseto drammaticamente segnato dall'abbandono di Pagano, che si riassume in tre assessori e la presidenza del consiglio al Carroccio; un assessore a ciascuno degli alleati, Forza Italia, Fdi e Azione Politica. «Sono in contatto con Salvini. Stiamo ragionando insieme per dare subito un governo all'Abruzzo soprattutto perché non deve passare il messaggio che ci stiamo spartendo le poltrone. Una cosa però è certa: Forza Italia non può avere più di un assessore», dice alle 20,42 Bellachioma. Sull'altro fronte Pagano, dopo aver inviato a Marsilio il messaggio in cui gli dice che 17mila voti (dei 54mila totali) di Forza Italia non possono valere zero, manda allo scoperto il deputato forzista Antonio Martino che avverte il governatore: «Al di fuori di questa ripartizione e senza il placet all'alleanza con l'Udc», dice, «concordo con il mio segretario regionale che Fi avrebbe difficoltà ad appoggiare il governo di centrodestra appena eletto». Oggi è prevista la proclamazione del presidente. Lunedì quella dei consiglieri che scioglierà, una volta per tutte, la doppia disputa Mauro Febbo-Emilio Iampieri e Roberto Santangelo-Gianni Bellisario.