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Data: 27/02/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il Governo regionale - Subito l'effetto-Salvini: oggi Marsilio incontra Bellachioma. Giunta, il cerchio si chiude. Il neo presidente pronto a dire sì ai quattro assessorati alla Lega. La mossa chiave è Sospiri sottosegretario, così Pagano non avrà nulla da recriminare

L'AQUILA L'invettiva di Matteo Salvini contro Forza Italia ha un effetto immediato. Oggi il neo presidente della Regione, Marco Marsilio, incontrerà Giuseppe Bellachioma, coordinatore regionale della Lega per chiudere la partita della nuova giunta. A dettare legge è il Carroccio che ha chiesto 4 assessorati di peso, soprattutto quello alla Sanità, e la presidenza del Consiglio regionale, a cui si aggiunge la vice presidenza della giunta che spetta di diritto a uno degli assessori.
L'EPILOGO. In Abruzzo sarà la Lega a governare. Tocca a Marsilio far quadrare il cerchio dando rappresentatività agli altri alleati della coalizione. Che farà il governatore? Un'ipotesi probabile è quella ribattezzata negli ambienti politici la soluzione-Lorenzo Sospiri. Al neo rieletto consigliere di Forza Italia potrebbe andare l'incarico di sottosegretario della giunta. È una nomina squisitamente fiduciaria che spetta a Marsilio amico di lunga data dell'esponente forzista più di quanto lo stesso governatore lo sia degli esponenti di Fratelli d'Italia, il suo partito.
IL RESTO. Dopo aver sistemato questa casella chiave, che potrebbe accontentare il segretario regionale degli azzurri, Nazario Pagano, il resto si completerebbe con l'assegnazione dei due posti da assessore a Forza Italia - il favorito in questo caso sarebbe il teramano Umberto D'Annuntiis, in percentuale il più votato dei forzisti in Regione - e alla lista civica Azione Politica di Gianluca Zelli. Mentre a Fratelli d'Italia, del coordinatore regionale Etel Sigismondi, andrebbe l'ultimo posto a disposizione, quello di vicepresidente del consiglio regionale, in virtù del fatto che il partito di Giorgia Meloni può ben accettare un sacrificio dopo aver ottenuto la poltrona più prestigiosa al vertice della Regione. Resta da chiarire solo l'incarico da affidare al terzo contendente di Forza Italia, Mauro Febbo che, se il quadro descritto e per ora solo ipotizzato dovesse essere confermato, potrebbe diventare il capogruppo in consiglio del partito.
LA BOTTA. Sta di fatto che la giornata di oggi si annuncia decisiva dopo che, due sere fa, alla trasmissione di Rete 4 "Quarta Repubblica", condotta da Nicola Porro, il segretario federale della Lega ha sparato a zero su Forza Italia abruzzese. Queste le parole pronunciate in tv da Salvini: «In Abruzzo ci hanno dato una marea di fiducia, vogliamo cominciare a lavorare, ma non è possibile che si stia perdendo tempo perché c'è qualche partito che sta litigando per un assessore in più o in meno. Ogni riferimento a Forza Italia è puramente casuale. Gli abruzzesi meritano una giunta che comincia a lavorare domani mattina, rispettando il voto degli elettori. La pazienza ha un limite».
CAMOMILLA. La risposta di Pagano non si è fatta attendere. Ma la sua replica a Salvini non è al fulmicotone.Un Pagano dai toni alla camomilla ha dichiarato al Centro che: «Forse Salvini non sapeva che Marsilio si era insediato solo poche ore prima. Io non faccio perdere tempo a nessuno. Ma non credo che Salvini ce l'abbia con noi. Penso solo che qualcuno gli abbia riferito male e lui, in buona fede, ha detto una cosa non corretta. Io la penso come Salvini, che la giunta si debba fare al più presto possibile. Ma io non sono Marsilio».
ANCHE DUE. Tiriamo le somme: l'atteggiamento remissivo di Forza Italia abruzzese, nonostante la bomba sganciata appena 24 ore prima dal leader della Lega, può significare che da parte di Pagano ci sia una presa di coscienza.In parole semplici, a governare l'Abruzzo non potrà che essere la Lega. Tutti gli altri oggi faranno un passo indietro. Qualcuno ne farà due.

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