TERAMOLa biglietteria della Tua in piazza Garibaldi ieri pomeriggio è rimasta inesorabilmente chiusa. E' l'effetto di quello che nei fatti è un dimezzamento del personale. Con il recente passaggio dalla Sistema alla Tua, il personale a tempo pieno è stato passato part time a 19 ore. E quindi nella biglietteria di Teramo, dove prima c'erano due addetti ce n'è uno solo. E se quell'unico operatore si ammala, come è accaduto ieri, la biglietteria del comune capoluogo resta chiusa.Impossibile, dunque, ieri pomeriggio fare un abbonamento. E chi voleva acquistare un biglietto è dovuto andare al bar a piazza San Francesco. Il sospetto è che molti abbiano preferito andare a ingrossare le fila dei già tanti "portoghesi". Contro il grave disservizio si esprime con forza il segretario della Filt Cgil L'Aquila- Teramo Domenico Fontana. «Ancora una volta disagi inaccettabili quelli riservati dalla Tua ai propri utenti», dichiara, «utenti oramai disillusi, sfiduciati quasi assuefatti alle mille inefficienze di un'azienda che, aldilà dei racconti edulcorati dei consiglieri delegati che si sono avvicendati nel settore, non riesce a garantire quel minimo di qualità richiesta a chi è affidatario di un servizio essenziale».Quello che è accaduto ieri a Teramo si era verificato il 5 febbraio alla biglietteria di Avezzano. «Un'azienda che non cura le proprie fonti di ricavo, condizione inaccettabile sempre, ed addirittura paradossale per un azienda alle prese con difficoltà di bilancio», continua il sindacalista, «l'abitudine oramai è divenuta quella di scusarsi per i disservizi arrecati, che si tratti di carenza di pullman, di guasti agli stessi o come in questo caso per aver reso incomprensibilmente complicato l'utilizzo di un pubblico servizio, senza però mai assumere i correttivi necessari. Eppure nel caso delle biglietterie, il percorso è stato tracciato ed ora esistono soluzioni che possono essere adottate. Non basta più convocare periodicamente i sindacati ad un tavolo tecnico che stenta a partorire risultati positivi, è necessaria una accelerazione. Siamo certi che maggiori ricavi coprirebbero ampiamente i costi di una riorganizzazione necessaria, e soprattutto si renderebbe agli abruzzesi un servizio degno di una moderna azienda pubblica di trasporto. Serve una assunzione di responsabilità, un maggior rispetto dei cittadini e soprattutto un servizio degno di un paese civile che miri a confrontarsi con le esperienze migliori, ove non si riscontrano mai le scuse postume».A proposito di tagli al personale, anche la biglietteria di Giulianova ha subito dei colpi: prima aperta la domenica ora è chiusa, con problemi per i viaggiatori a reperire i biglietti. E nei giorni feriali la stessa biglietteria chiude alle 18,30 e non più alle 19.