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Data: 28/02/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Nuova giunta: passo avanti ma no quadra, summit notturno, ancora 48 ore per intesa. Regione: faccia a faccia per oltre due ore a Roma tra Marsilio e Bellachioma, Lega cede un assessorato o Presidenza Consiglio in cambio di deleghe più pesanti

L'AQUILA - Un passo avanti ma non c’è ancora la quadra sulla nuova Giunta regionale dopo l’empasse e le divergenze degli ultimi giorni: anche se secondo quanto si è appreso, sono necessarie 48 ore per chiudere la partita.

Dopo oltre due ore di confonto terminato mezz’ora prima della mezzanotte a Roma, il neo presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, e il deputato e segretario abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma, avrebbero trovato una nuova intesa che sarebbe basata su una nuova distribuzione di posizioni di governo assicurando allo stesso tempo alla Lega il ruolo di azionista di maggioranza dell’amministrazione regionale alla luce del 27,5 per cento dei consensi e di 10 consiglieri eletti, e una maggiore rappresentanza degli altri partiti.

I due si sono dati appuntamento tra due giorni per la verifica del giro di consultazioni che sono chiamati a fare da stamattina: Bellachioma con il suo leader nazionale, Matteo Salvini, e Marsilio con il suo capo del partito, Giorgia Meloni, e con gli alleati.

Sui nuovi equilibri c’è il massimo riserbo: i due protagonisti sono rimasti con le bocche cucite essendo molto delicati, complessi e anche tesi, i rapporti in seno al centrodestra regionale.

Alla luce delle pochissime informazioni emerse da fonti vicine alla coalizione, nel corso del lungo incontro, inizialmente, previsto per le ore 18, poi slittato alle 21, il presidente Marsilio ha chiesto a Bellachioma di fare “concessioni” rispetto alla richiesta, ritenuta non sindacabile, della Lega di 4 assessori, tra cui la vice presidenza, e della presidenza del Consiglio regionale.

Questo per dare rappresentanza a Fratelli d’Italia, Forza Italia e Azione politica.

In questo senso, la Lega potrebbe aver messo in preventivo di cedere un assessorato, oppure la presidenza del Consiglio regionale.

La ipotesi più attendibile sarebbe la seconda, in maniera tale da dare ai salviniani la maggioranza nel nuovo esecutivo che ha sei assessori più il presidente.

Con tre assessori alla Lega, ne sarebbe previsto uno a ciascuno per Fdi, Azione politica e Forza Italia e con il sottosegretario della presidenza della giunta ancora a Fdi e la presidenza dell’assemblea alla Lega.

Nel secondo caso, quella che avrebbe maggiori chance, nei 4 assessori ai leghisti sarebbero compresi l’assessore esterno e la vice presidenza, oltre che le deleghe più pesanti, poi un posto a ciascuno a Fi (9,07 per cento e 3 consiglieri) e Fdi (6,5 per cento e due consiglieri) con il sottosegretario ai civici di Azione Politica (3,47 per cento e un consigliere), che dovrebbe rinunciare al ruolo di esterno.

In questo caso, la presidenza del Consiglio andrebbe agli azzurri che chiedevano due posizioni di governo e che hanno rotto subito la trattativa con l’abbandono del coordinatore e senatore azzurro, Nazario Pagano, della prima riunione tra partiti in aperta polemica con gli alleati dopo la bocciatura dell’intesa tra forzisti e lista Udc (2,88 per cento e un consigloere) in prospettiva europea.

Un no perché l’alleanza arriva dopo il 10 febbraio e perché la lista Udc-Dc-Idea è stata ripudiata da Marsilio perché nonostante il veto dei Lega e Fdi, è stata candidata Marianna Scoccia, poi eletta, moglie dell’ex consigloere di Abruzzo Civico ed assessore di centrsonistra Andrea Gerosolimo.

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