MONTESILVANO Treni storici e ferrovie dismesse per unire la costa all'Abruzzo interno in un progetto di turismo sostenibile che aggiunge valore all'interessante lavoro condotto in questi anni dalla Fondazione Fs Italiane con l'associazione Le Rotaie. Da un c'è lato l'esperienza della Transiberiana d'Italia, il treno storico che percorre la ferrovia Sulmona-Carpinone-Isernia, inaugurata nel 1897, e che in pochi anni ha fatto registrare un boom di presenze sui convogli degli anni Trenta e Quaranta, che quasi ogni domenica partono da Sulmona per toccare Campo di Giove, Palena, Roccaraso, Pescocostanzo e non solo, è un esempio di buone pratiche; dall'altro lato c'è Montesilvano. Dove prende corpo l'idea di viaggi su treni storici su un itinerario Mare-monti. I primi turisti potrebbero partire l'estate prossima, raggiungere Sulmona e da qui ripartire con la Transiberiana d'Italia. Partenza dai binari del Museo del Treno di Montesilvano, un unicum in Abruzzo e terzo sulla costa adriatica dopo Trieste e Lecce, a bordo di una Littorina, un convoglio storico che può trasportare fino a 68 passeggeri. L'ufficialità arriverà lunedì dopo l'assemblea associativa dell'Acaf (Associazione culturale amatori ferrovie) di Montesilvano, ma già si registra l'entusiasmo dei soci, partiti nel 2003 con la messa a dimora di una locomotiva arrugginita di proprietà di Angelo Primiterra e capitanati dal presidente Antonio Schiavone, ultimo capostazione della città.
LA RISORSA
«Il turismo ferroviario consente la scoperta di territori meno conosciuti nonché il loro rilancio in chiave sostenibile e, oggi, anche grazie ai treni storici si scoprono nuovi itinerari paesaggistici e culturali racconta Renzo Gallerati, socio fondatore di Acaf e profondo conoscitore della storia della ferrovia e dei trasporti . Per questo abbiamo pensato che fosse importante favorire esperienze di viaggio su treni storici a partire da Montesilvano, città che deve la sua nascita proprio alle strade ferrate, quando nel 1863 arrivò la prima locomotiva». Così il progetto del treno storico Mare-monti, va ad aggiungersi alle attività di Acaf, in tandem con il Comune di Montesilvano, che aiutano a raccontare la ferrovia come elemento identitario della storia della città e d'Italia, grazie alla possibilità di salire su locomotive e vagoni (tra cui uno che fu utilizzato negli anni quaranta per le deportazioni), cimeli, plastici ferroviari, oltre a video e documentari. «Quando abbiamo presentato ai presidenti di fondazione Fs ed associazione Le Rotaie questo progetto, li abbiamo trovati entusiasti, ma quello che più di tutto abbiamo apprezzato è stata la risposta degli operatori turistici di Montesilvano e della costa, tanto che alcuni ci hanno già chiamato per inserire il viaggio sul treno storico Mare-monti nei loro pacchetti». Un treno da non perdere.