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Pescara, 23/11/2024
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Data: 03/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Marsilio-Lega: sfida finale per governare la Regione. Il presidente non vuole essere commissariato da Salvini e Bellachioma. Ma la controproposta di 3 assessori mette a forte rischio il summit di martedì

L'AQUILA Il vero nodo della nuova giunta regionale è arrivato al pettine. In palio c'è la corona del presidente, la leadership del governo abruzzese. La richiesta della Lega di quattro assessori, tra cui l'esterno, non può assolutamente piacere al neo governatore, Marco Marsilio, perché lo farebbe diventare, per i prossimi cinque anni, un presidente senza corona: un commissariato.
NON CI ANDRÀ. L'idea di Marsilio è un'altra: a Giuseppe Bellachioma, segretario politico della Lega in Abruzzo, non più di tre assessori, con l'aggiunta della presidenza del Consiglio. Ma non ci sta Bellachioma, che parla per conto di Matteo Salvini e, a pochi giorni dalla riunione risolutiva, fissata da Marsilio per le 10 di martedì all'Aquila, sbotta: «Allora non ci sarà nessuna riunione». Ma non è ancora detto.
MARSILIO O BELLACHIOMA. E viceversa. Il neo governatore contro l'azionista di maggioranza della coalizione che vuole imporre, da subito, regole e numeri. È questa la sfida finale che Marsilio ha davanti a sé con tutti gli "allegati", come quello di evitare che Azione Politica, Fratelli d'Italia e soprattutto Forza Italia, restino scontenti a tal punto da diventare incontrollabili per i prossimi mesi e anni. Fino al 2024.
A TAVOLINO. Nell'incontro tra il governatore e il suo partito - che si è svolto venerdì sera prima che al Marrucino di Chieti cominciasse il Falstaff di Verdi, con Marsilio ospite d'onore nel palco reale - è stata tracciata la base da cui parte la controproposta a Bellachioma. Quella dei tre assessorati, non uno di più, e di due opzioni per i tre posti che restano.Marsilio può accontentare Forza Italia, Fdi e Azione Politica di Gianluca Zelli, oppure premiare il forzista Nazario Pagano, dandogli due poltrone e lasciando l'ultima agli altri alleati che non se la contenderanno a testa o croce perché Fratelli d'Italia potrebbe vincere d'ufficio la partita.
PER CAPIRE MEGLIO. C'è da ricordare che Pagano due sere fa ha detto di non accontentarsi più di un assessorato abbinato alla presidenza del Consiglio, ma di volerne due. E ieri sera lo ha ribadito annunciando che oggi sentirà Silvio Berlusconi. Da Fratelli d'Italia inoltre giunge la conferma dell'aspirazione a un posto. E la stessa richiesta arriva da Zelli che vanta un patto sottoscritto con Marsilio. Neppure gli "allegati" al tema principale del lodo Bellachioma, sono facili come bere un bicchiere d'acqua fresca. E non lo è neppure il capitolo dell'assessorato esterno, su cui Bellachioma, e sempre lui, che già pensa di affidarlo al suo uomo di fiducia, ha un diritto di priorità che mette fuorigioco Zelli.
L'ARGINE. Marsilio sta per giocarsi la sua partita più difficile che gli farà cominciare bene oppure no i cinque anni in Regione. Se Bellachioma gli imporrà la sua legge, lui diventerà un governatore-governato. Se invece sarà capace di arginare le pretese della Lega, confezionando una giunta in cui tutti hanno voce e visibilità, sarà un governatore con la corona. Anche la scelta del luogo dell'incontro non è casuale. Si farà all'Aquila dove il leader della Lega dovrà presentarsi alle 10 in punto: una chiamata a rapporto. Viste le premesse, però, non è detto che Maometto andrà alla montagna.

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