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Pescara, 23/11/2024
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05/03/2019
Il Centro
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Giunta, Marsilio pronto a dire sì ai quattro assessorati per la Lega. Oggi alle 10 l'incontro all'Aquila: accordo fatto con Bellachioma, Forza Italia dovrà fare il sacrificio. Parte anche la trattativa Marcozzi-Legnini per stabilire a chi toccano i 3 posti chiave dell'opposizione |
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L'AQUILA La strada che Marco Marsilio ha davanti a sè è praticamente obbligata. La nuova giunta regionale non potrà che essere composta da 4 assessori della Lega, uno di Fratelli d'Italia e uno di Forza Italia a cui andrà anche la presidenza del consiglio. La decisione sarà presa oggi all'Aquila nell'incontro fissato alle 10 a Palazzo Silone tra il neo governatore e i partiti del centrodestra. LUI È SICURO. «La partita è chiusa», dice al Centro il leder abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma. «Sarò all'Aquila. Da quello che è emerso, il governatore Marsilio rispetterà i patti con la Lega e il voto degli elettori. Noi saremo leali: abbiamo contribuito alla sua vittoria, contribuiremo a governare la Regione. Non ci saranno commissari e governi ombra. Auspico che da quella stanza si esca con Marsilio e la la giunta e che il giorno dopo si cominci a lavorare». Lei quindi chiederà quattro assessorati?«Io non dovrò chiedere nulla. Ho già fatto un gesto di buona volontà rinunciando alla presidenza del consiglio che ci spettava comunque. Siamo persone responsabili».Così tocca a Forza Italia e a Nazario Pagano rinunciare a uno dei due assessorati chiesti per lasciarlo a Fratelli d'Italia o ad Azione Politica?«Non mi interessa. Dico solo che la Lega ha già dimostrato buona volontà. La richiesta di 4 assessori non è trattabile. Salvini mi ha detto questo». STOP AL TELEVOTO. Sì, la partita è chiusa anche se ieri sera Pagano ribadiva la richiesta di due assessorati. Così come Fratelli d'Italia ne rivendica uno. Ma agli azzurri tocca il sacrificio mentre per Azione politica è pronto un posto compensatorio tipo quello di sottosegretario di giunta magari con delega alla ricostruzione che vale come un assessorato. Forse non è un caso se Gaetano Quagliariello, grande mediatore, ieri ha incontrato Marsilio e si è messo a sua disposizione. L'ALTRO FRONTE. È imminente anche l'incontro tra Movimento 5 Stelle e centrosinistra allargato per stabilire la scelta dei posti riservati all'opposizione. Sono tre le posizioni in gioco: la prima è per chi intende fare una reale opposizione, la presidenza della commissione di vigilanza. Gli altri due incarichi sono invece più istituzionali, il segretario del consiglio e il vice presidente dell'assise regionale. Dall'esito dell'incontro che vedrà protagonisti Sara Marcozzi, consigliera del M5S rieletta, e Giovanni Legnini, candidato presidente arrivato secondo, si capirà moltissimo delle intenzioni dei due schieramenti. A menare le danze saranno i 5 Stelle, non solo perché hanno sette consiglieri, quindi più dei cinque del centrosinistra allargato, nonostante che quest'ultimo non sia arrivato terzo. Se il M5S intende fare un'opposizione convinta, così come ha annunciato Domenico Pettinari, il super votato alle regionali con oltre 9mila preferenze, sceglierà la vigilanza. In caso contrario, la lascerà al Pd e alle due civiche di Legnini che formeranno una federazione con un capogruppo unico. IL VOTO VERITÀ. La parte più interessante di questo discorso, che ci aiuta a capire in anticipo le intenzioni di chi farà opposizione al centrodestra e soprattutto alla Lega, sarà però il voto in Consiglio per la nomina dei tre incarichi alle minoranze. Se in quell'occasione infatti si assisterà al voto della Lega favorevole ai 5 Stelle si potrà anche ipotizzare che il patto di governo tra Salvini e Di Maio verrà traslato, per i prossimi 5 anni, anche in Abruzzo. Dove Lega e M5S, insieme, hanno già la maggioranza trasversale di 17 consiglieri.
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