L’intoppo si chiama Azione politica, o Gianluca Zelli che è meglio. Il centrodestra tenterà di risolverlo oggi, nella riunione che si terrà col presidente neo eletto Marco Marsilio: i conti dovranno quadrare a tutti i costi, perché sennò la questione abruzzese rischia di finire a Roma, nelle mani di Salvini, Meloni e Berlusconi, e insomma sarebbe una figuraccia, significherebbe alzare bandiera bianca, e soprattutto a rimetterci in quell’occasione potrebbe essere proprio Zelli, che non ha referenti nazionali e potrebbe restare al palo. Insomma, la coperta è corta ma oggi Marsilio dovrà farla bastare per tutti e trovare la quadra per la nuova giunta.
Gianluca Zelli
La Lega è ottimista:
“Una cosa è certa: io mi siedo con 4 assessori e mi alzerò con 4 assessori: il patto stretto con Marsilio a Roma e approvato da Matteo Salvini verrà onorato in pieno – commenta Giuseppe Bellachioma – oggi Marsilio ci comunicherà il numero degli assessori e le deleghe, che io riporterò all’attenzione di Salvini per poter individuare i nomi dei nostri rappresentanti nell’esecutivo”.
Salvini e Bellachioma
Ma il clima tra gli alleati è tesissimo: da una parte Marsilio con Bellachioma, dall’altra Fratelli d’Italia, Forza Italia e Azione politica. E’ uno schieramento che ogni giorno si riposiziona in modo diverso, perché ognuno tenta di gettare discredito sull’altro.
Le richieste sul tavolo al momento sono queste: la Lega non scende al di sotto dei quattro assessorati, ha già rinunciato alla presidenza del Consiglio regionale ma oltre non va, e in più pretende la vice presidenza della giunta; Forza Italia chiede due assessorati, in forza dell’alleanza post-elezioni con l’Udc; Fratelli d’Italia, oltre alla presidenza, chiede un assessorato (e avrà anche la poltrona per il sottosegretario) e Zelli, che ha eletto un solo consigliere, sempre un assessorato.
Ognuno di loro tira la giacca a Marsilio. Il ragionamento che fanno i piccoli è il seguente: oggi si vedrà se Marsilio vuole fare il presidente della Regione oppure vuole lasciare la guida alla Lega. Con 4 assessori è chiaro che la Lega comanderà, e ogni provvedimento potrà approvarselo da sola, la riforma sanitaria per esempio, tanto per dirne una. Insomma, se Marsilio accettasse le richieste di Salvini & Bellachioma, diventerebbe un ostaggio nelle loro mani, è questo che insinuano gli alleati minori per convincere il neo presidente a sottrarsi al giogo leghista.
Ma Bellachioma l’ha ribadito, nessun passo indietro. E nessun passo indietro vogliono fare gli azzurri e Azione politica. Possibile che alla fine a sacrificarsi sia proprio il partito del presidente, cioè Fratelli d’Italia.
Ma com’è possibile che Az, con un solo consigliere eletto, rivendichi un assessorato?
“Noi abbiamo una esigenza politica precisa, vogliamo dare una rappresentanza a Pescara, Chieti e Teramo, visto che L’Aquila ha eletto un consigliere – spiega Gianluca Zelli – e quindi chiediamo un assessore esterno, che sarà di uno dei tre capoluoghi. Non ci interessa la presidenza del Consiglio, che pure è una carica importantissima, proprio perché abbiamo esigenze di rappresentanza dei territori e di riequilibrio del nostro movimento”.
Bellachioma tra Sigismondi e Pagano
A Roma no, bisogna chiudere oggi a tutti i costi, si augura Zelli.
“Non è possibile dare agli abruzzesi questa immagine di inadeguatezza, non possiamo correre da mamma e papà ogni volta che si presenta un problema. Certo, dobbiamo sbrigarci, manca una settimana al primo Consiglio regionale”.
Insomma, oggi si capirà. E per dirla con gli alleati minori, si vedrà se il presidente della Regione sarà Marco Marsilio oppure la Lega.