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Pescara, 23/07/2024
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Data: 05/03/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Primarie Pd, con il successo di Zingaretti l'ala Legnini batte gli uomini di D'Alfonso

PESCARA Cambiamento. Anche in Abruzzo il popolo dem si è espresso chiedendo di aprire una pagina nuova a sinistra, rispecchiando con il voto delle primarie il sentimento nazionale. Un risultato che ha registrato leggeri scostamenti nelle quattro province, ma senza mai mettere in discussione la leadership affidata al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che rispetto agli altri due sfidanti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, si presentava come l'elemento di vera discontinuità con il riformismo renziano. Con tutto ciò che questo ha rappresentato anche sul territorio. Cede infatti terreno Luciano D'Alfonso, che aveva piazzato i suoi candidati all'assemblea nazionale nelle mozioni a sostegno di Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Riprendono quota i suoi avversari interni in vista di partite importanti, come le amministrative di maggio e l'elezione del nuovo segretario regionale del Pd, altro passaggio delicato atteso dopo il voto delle europee. Anche se poi occorrerà stare attenti alle molte sfumature legate ai riposizionamenti interni, sempre pronti a offrire scenari inediti nel gioco delle correnti dopo ogni consultazione delle primarie.
VERIFICHE
Mentre sono ancora in corso le ultime verifiche sul voto di domenica, a Chieti Zingaretti ottiene il 62,9% e l'elezione di 4 delegati all'assemblea nazionale (Andrea Catena, Maria Saveria Borrelli, Fabio Giangiacomo e Tina Di Girolamo). Martina il 22,7 e un delegato (Luigi Febo). Giachetti il 14,3% e nessun delegato. A L'Aquila la mozione Piazza Grande di Zingaretti vince con il 64,5% ed elegge 3 delegati (Michele Fina, Lorenza Panei e Stefano Albano). Segue Martina con il 23,9 e un delegato (Stefania Pezzopane), terzo Giachetti (11,6). A Pescara Zingaretti vince con il 63,5% e porta 3 delegati all'assemblea nazionale (Giovanni Lolli, Leila Kechoud, Antonio Valerio Tiberio. Martina si ferma al 25,1 e un delegato (Gianluca Fusilli), Giachetti il 15,6% ed elegge un delegato (Marco Presutti). Anche a Teramo netta vittoria di Zingaretti con il 64,6% e 2 delegati (Stefania Di Padova e Robert Verrocchio), poi Martina con il 19,9 e un delegato (Fabrice Ruffini) e Giachetti, 15,6% e un delegato (Flavio Bartolini).
Sullo sfondo, ma non tanto, c'è Giovanni Legnini che pur continuando a mantenere la sua posizione civica, indipendente dal Pd, non ha fatto mistero di essersi recato alle primarie per votare l'amico Zingaretti e ha commentato così l'elezione del nuovo segretario dem: «Auguri di buon lavoro a lui e agli altri due candidati, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. La larghissima partecipazione al voto dei cittadini è un segnale molto importante per la democrazia italiana, così come la forte legittimazione popolare per Zingaretti. Adesso - continua Legnini - si può voltare pagina, nel Pd e nel centrosinistra italiano e costruire una nuova alleanza tra i progressisti e i liberali, con i movimenti civici e la società civile».
GRUPPO
Da ricordare che dopo il voto delle regionali, Legnini è andato a collocarsi nel gruppo consiliare della sua lista, quella del Presidente e non del Pd dove è capogruppo Silvio Paolucci. Che a proposito del voto delle primarie, dopo aver commentato anche lui la bellissima partecipazione per la scelta del nuovo segretario, invita adesso ad abbandonare la pratica del fuoco amico, così spinta in questa società individualista - sottolinea l'ex assessore alla Sanità - anche all'interno di organizzazioni politiche come la nostra. La senatrice Stefania Pezzopane, eletta tra i delegati per l'assemblea nazionale con la mozione Martina, augura buon lavoro di cuore a Zingaretti, producendosi anche lei in un appello all'unità: «Non l'ho votato, ma da oggi Nicola è il segretario di tutti noi. Ora al lavoro per costruire una alternativa a questa maggioranza di irresponsabili. Ce lo chiedono i nostri elettori. Ce lo chiede l'Italia». Intanto il comitato Piazza Grande segnala lo straordinario consenso ottenuto da Zingaretti negli 8 seggi di Pescara città, dove il neo segretario ha sfiorato il 70% dei voti, mentre Moreno Di Pietrantonio, segretario dem a Pescara, rinnova l'invito a mettere fine alle lotte interne, a tutti i livelli - precisa - che hanno danneggiato il nostro partito.

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