ROMA Al primo giorno da leader del Pd Nicola Zingaretti punta dritto al cuore delle contraddizioni del governo M5S-Lega e va in Piemonte per appoggiare la campagna pro Tav del governatore dem Sergio Chiamparino. «Sarebbe criminale bloccare i bandi per centinaia di milioni», attacca il segretario, rivolto ai ceti produttivi del Nord che, come ripete spesso, «Matteo Salvini ha tradito». «La Lega è contro i loro interessi», afferma . Un gesto chiaro e l'inizio forse di una nuova strategia per fare opposizione e recuperare consensi. Per «ricostruire l'empatia con il Paese», dopo aver ancora ringraziato «l'Italia che non si piega» all'esecutivo gialloverde, il segretario democratico a Torino vede il collega presidente Chiamparino, in prima fila per l'Alta velocità.Zingaretti denuncia il rischio di «perdere migliaia di posti di lavoro» con lo stop al completamento della linea Torino-Lione. Il governatore, da sempre favorevole alla Tav, lo descrive come «un simbolo nazionale». «Creare lavoro vuol dire investire sulle infrastrutture», sostiene, «noi avevamo iniziato, forse in modo insufficiente, ma questo governo mette indietro le lancette e scarica il costo su famiglie e giovani». L'attacco al governo è frontale dal nuovo leader incoronato dalle primarie con oltre un milione di voti. «Gioca con i programmi come con le figurine - attacca -. L'Italia sta pagando il costo dell'incertezza, di questa fase dell'immobilismo. Il paese è di nuovo in ginocchio, i cantieri sono fermi, con questo governo l'Italia sembra avere smesso di scommettere sul suo futuro». E in particolare sembra avere nel mirino la Lega di Salvini anche nel prefigurare «una nuova proposta di tutto il centrosinistra sulle autonomie regionali». «Je rode...», aveva ribattuto domenica in romanesco al leader leghista che parlava di «più bassa affluenza alle primarie». Intanto il capo politico del M5S Luigi Di Maio lo provoca sul salario minimo legale. «L'agenda non ce la dà un leader politico in progressiva discesa...», commenta una fonte parlamentare zingarettiana. Ma è la Tav a dividere quella sinistra che il segretario conta di aggregare al suo progetto. «Mi auguro che ci sia una discontinuità con il passato, ma per ora nel Pd vedo una grande continuità», commenta Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana (Si) e deputato di Liberi e Uguali (LeU). Critici anche i Verdi, che mettono in dubbio la svolta ambientalista prefigurata dal leader Pd nel primo discorso, domenica, e suggellata con la dedica a Greta, la ragazzina svedese che si batte contro i cambiamenti climatici. Diversa a sinistra la posizione di Articolo Uno, gli scissionisti dal Pd renziano. Il coordinatore Roberto Speranza si augura che con Zingaretti «tornino al centro il lavoro, la salute e l'ambiente». Articolo Uno non è contrario alla Tav, ma vorrebbe la reintroduzione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, abolito con Renzi a Palazzo Chigi. Zingaretti ottiene l'apertura di credito dell'Italia dei Valori e la sospensione del giudizio del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, leader di Dema. +Europa con il segretario Benedetto Della Vedova spera «che Zingaretti non faccia passi indietro su alcune innovazioni importanti che negli ultimi anni i Dem avevano contribuito a determinare, penso alla legislazione sul lavoro o a politiche industriali innovative». Intanto la Commissione congresso del Pd ha diffuso i dati ufficiali delle primarie: con il 93% delle schede scrutinate, l'affluenza è intorno a 1,6 milioni, al di sotto di quanto sembrasse ieri, così come Zingaretti, che oscilla tra il 66 e il 66,5%; Maurizio Martina sta al 22,5-23%, Roberto Giachetti al 12,5-13% (con un margine di errore dello 0,5%).