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Data: 06/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Terminal bus, la M&P va alla guerra. L’azienda contro il Comune sulla revoca della gestione: «Decisione improvvida e illegittima, chiediamo i danni». I sindacati: «Lavoratori senza stipendio»

È guerra aperta tra il Comune dell’Aquila e la Mobilità e Parcheggi (M&P), la società concessionaria della gestione del terminal di Collemaggio “Lorenzo Natali” e dei 1.100 parcheggi a pagamento sparsi tra centro storico e periferia. La giunta, con una delibera, ha dato mandato all’Avvocatura di avviare l’iter per la risoluzione anticipata della convenzione tra l’ente e l’azienda. Un passo necessario e inevitabile, ha detto Carla Mannetti, assessore alla Mobilità, dopo un anno di infruttuose trattative, durante le quali quali «è stato detto no a tutte le nostre proposte. Non vogliamo danneggiare l’azienda, ma come amministrazione abbiamo l’obbligo di agire nell’interesse collettivo, riattivando la funzionalità del terminal, che, con i suoi 625 posti auto e il tapis roulant di collegamento con Piazza Duomo, è un nodo cruciale per la città». IL CASO. Il Comune contesta alla M&P il mancato pagamento di quasi 1,4 milioni di tributi locali (Tarsu, Tares, Tari e Tasi) e anche il mancato versamento dei canoni di concessione: 277mila euro di quota variabile e 77mila euro di quota fissa. Sono invece ancora oggetto di accertamento i 355mila euro di lavori fatti eseguire nel post- sisma dalla M&P nel terminal. Interventi commissionati senza l’autorizzazione del Comune (proprietario della struttura), che invece ne ha riconosciuti e liquidati altri per un importo totale di 124mila euro. Tutto ciò è potuto accadere perché, dopo il terremoto, con un atto dirigenziale, l’amministrazione, d’accordo con la società, sospese parzialmente, e sine die, la convenzione, senza mai preoccuparsi, però, di definire meglio, con un atto successivo, i rapporti con la M&P. In questo limbo giuridico e amministrativo, l’azienda, a un certo punto, ha potuto riattivare il megaparcheggio, riprendendo, come hanno spiegato in conferenza stampa Carla Mannetti e il dirigente dell’Avvocatura Domenico de Nardis, «a introitare canoni per gli utilizzi degli stalli per i bus e le tariffe per le auto che sostavano nel parcheggio», nonché i canoni d’affitto delle attività commerciali situate nella struttura. L’AZIENDA. «Quella del Comune è una decisione improvvida e illegittima», replicato M&P, «di cui siamo venuti a conoscenza solo dalla stampa. L’unico soggetto che può rivendicare un rilevante credito a titolo di risarcimento siamo noi». La società minaccia di procedere legalmente alla richiesta di arretrati e al ristoro dei danni. Nella disputa è intervenuta anche Confcommercio che, schierandosi dalla parte di M&P, parla di atto «irrituale e unilaterale» e chiede un incontro urgente al Comune. Cosa che ha fatto anche la Filt-Cgil, preoccupata per il futuro dei dipendenti dell’azienda (senza stipendio da agosto). Mannetti, tuttavia, assicura che, in caso di rescissione del contratto, nel nuovo bando comunale per l’affidamento della gestione dei parcheggi sarà inserita la clausola sociale (riassorbimento di tutti i lavoratori).


I sindacati: «Lavoratori senza stipendio»

L’AQUILA Sette mesi di stipendi arretrati: i lavoratori della M&P, circa una ventina, non ricevono lo stipendio da agosto scorso. «L’azienda non deve farsi scudo con le maestranze». A dirlo sono i sindacati che da anni seguono la vertenza, tra mobilità, cassa integrazione e riduzione di orario di lavoro. «L’obiettivo, adesso, è tutelare i dipendenti», spiegano Cgil e Cisl, «chi gestirà il megaparcheggio non è un problema, l’importante è salvaguardare i livelli occupazionali. Non entriamo nel merito delle scelte del Comune». «È ora di finirla che le responsabilità di questa vicenda ricadano sui lavoratori, che in questi anni sono stati chiamati a enormi sacrifici», è il commento di Angelo De Angelis, della Fit-Cisl. «Prendiamo atto delle revoca della convenzione da parte dell’amministrazione comunale. Chiediamo di avviare un dialogo con la società che prenderà in mano le redini del terminal “Lorenzo Natali” e di applicare la norma di salvaguardia che prevede il passaggio dei dipendenti dalla M&P alla nuova azienda che gestirà il megaparcheggio, così da non avere ripercussioni occupazionali». Ad auspicare un incontro con il Comune è anche il segretario provinciale della Filt-Cgil, Domenico Fontana che «alla luce della risoluzione del contratto chiede che fine faranno i lavoratori e sollecita un confronto con l’assessore comunale, Carla Mannetti, al fine di valutare congiuntamente le conseguenze sotto il profilo occupazionale e di organizzare ogni azione a tutela dei dipendenti ». Fontana ricorda che «la M&P non paga gli stipendi dal mese di agosto scorso».

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