PESCARA Dopo avere messo a posto tutti i tasselli della nuova giunta, e superato come una semplice foratura in bici l'incidente Zelli, Marco Marsilio ha fatto ieri la prima mossa da governatore chiamando al tavolo i quattro presidenti delle Province per firmare l'atto numero uno della sua gestione: una integrazione alle convenzioni del Masterplan - già ratificate nella scorsa legislatura - che con una semplice modifica (l'articolo 7) sblocca 56milioni per la viabilità provinciale. Girando in lungo e in largo per l'Abruzzo nei due mesi di campagna elettorale, Marsilio deve aver preso atto che una delle emergenze della regione era proprio questa: strade dissestate e in molti casi impraticabili a causa della mancata manutenzione e dei tagli subiti dagli enti intermedi dopo una riforma rimasta a metà, che li aveva relegati in una sorta di limbo. Così, l'approfondimento affidato alle strutture e a Lorenzo Sospiri, uno dei veterano dell'Emiciclo che non a caso sedeva ieri accanto al governatore nei panni di neo presidente del Consiglio regionale (manca solo la ratifica dell'Assemblea), sarebbe servito a superare un inghippo che aveva rallentato le procedure dei lavori.
APPALTI
Marsilio ha spiegato che, trattando gli appalti delle strade come quelli delle altre opere pubbliche, tutto veniva rallentato dalle anticipazioni dei finanziamenti, non più del 10%, assegnati alle stazioni appaltanti. Anticipazioni che erano tra l'altro legate all'avanzamento dei lavori. L'integrazione alle convenzioni del Masterplan, firmate ieri con i quattro presidenti delle Province di Teramo, Chieti, L'Aquila e Pescara, consentirebbero adesso una ulteriore anticipazione del 50% per ogni intervento, che aggiunta al 10 già stanziato, arriva così al 60% rispetto alla somma complessiva. «Questo - ha spiegato Marsilio - consentirà di distribuire 56milioni in due anni per la viabilità provinciale. Il problema era legato allo stato di avanzamento dei lavori, che aveva messo in difficoltà le stazioni appaltanti. Adesso le strutture apriranno il confronto tecnico e contabile con le Province. Si modifica l'articolo 7 - spiega ancora il governatore - , si firmano le integrazioni alle nuove convenzioni e potranno finalmente partire i cantieri bloccati per mancanza di cassa». Marsilio ha spiegato che l'anticipazione del 60%, in considerazione dei ribassi d'asta, finirà per coprire quasi l'intera spesa di ciascun intervento e consentirà alle Province di chiudere in fretta i lavori. Sui tempi si è pronunciato con un certo ottimismo il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, che è anche il presidente dell'Unione delle Province abruzzesi: «Contiamo di poter dare qualche buon segnale prima di ferragosto. Si tratta comunque di un atto importante e incisivo - ha sottolineato Caruso - atteso da tanti cittadini. Un'attenzione che lascia presagire una rinnovata intesa tra Regione e Province». Ora c'è solo da capire quanto durerà la luna di miele con gli enti di mezzo, una sorta di Dio minore sul territorio dopo essere stati prosciugati di deleghe e risorse su materie importanti, come la viabilità e l'edilizia scolastica. Ieri, alla firma delle nuove convenzioni c'erano anche il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiro; della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura e di Chieti, Mario Pupillo. «Quello della viabilità - ha ribadito Marsilio - è un tema sentitissimo. Con questa redistribuzione delle risorse ci auguriamo adesso di stimolare anche una sana competizione e virtuosa tra le quattro Province».