Sono servite quasi 20 ore di lavoro per recuperare la salma di Egidio Benedetto, il 63enne di San Salvo morto due giorni fa nel tragico incidente sulla piattaforma di estrazione gas dell'Eni Barbara F a 60 km al largo di Ancona. Dopo che la gru che stava manovrando si è staccata dal resto della struttura, la sua cabina è finita in acqua inabissandosi a 70 metri di profondità trasformandosi in una trappola mortale. Il resto del braccio metallico con il bombolone di azoto che la piattaforma stava caricando da un'imbarcazione di supporto è invece rimasto adagiato sull'altro natante sul quale, cadendo, ha ferito altri due lavoratori.
CONTROLLO REMOTO
Il corpo dello sfortunato lavoratore è stato recuperato dal veicolo subacqueo filoguidato a controllo remoto in uso ai vigili del fuoco alle 5 di ieri e trasferito sulla motovedetta della guardia costiera per la ricognizione del medico legale. Ora, la salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria. La procura di Ancona ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Nelle prime ore dopo l'incidente, si è parlato di un cedimento strutturale; secondo alcune indiscrezioni, tra le prime ipotesi alla quale lavorano gli inquirenti ci sarebbe un errore nell'organizzazione dell'esecuzione del lavoro, escludendo un malore di Benedetto.
Il pm Irene Bilotta ha disposto l'autopsia e conferito l'incarico la medico legale, per ora non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati.
L'ULTIMO SALUTO
La città attende il rientro di Benedetto per l'ultimo abbraccio, ma i tempi non saranno brevi per via dell'inchiesta. A San Salvo era molto conosciuto, vi si era trasferito da giovanissimo da Montenero di Bisaccia e gli amici lo chiamavano affettuosamente Cespuglio per via della capigliatura riccioluta. Aveva un'esperienza ultradecennale nel suo lavoro, per questo sembra difficile credere a una disattenzione. Il turno di martedì sarebbe stato l'ultimo prima del riposo di qualche giorno a casa. Nell'attesa del rientro, si affollano i ricordi di conoscenti e amici. «Sono rimasto profondamente scosso nell'apprendere la notizia della morte di un amico - dice l'ex sindaco Gabriele Marchese -. Gli mancavano pochi mesi alla pensione ed è rimasto vittima come tanti altri di un tragico incidente sul lavoro. Si può continuare a morire così? Questa vicenda ripropone con drammaticità il problema dei controlli. Nessun risarcimento potrà ripagare la vita di Egidio ai suoi familiari ai quali esprimo le mie condoglianze. Buon viaggio Cespuglio un abbraccio forte forte». «I miei ricordi - dice un altro amico - affondano ai tornei Arci di calcio dove già si manifestava la sua esuberante simpatia che poi ritrovavo quando lo incontravo in via Roma a passeggiare. Sempre lui a dare carte, come si suol dire, ma mai con invadenza e saccenza. Mancherà alla sua famiglia e a questa nostra comunità».
SINDACATI IN PIAZZA
Intanto, oggi ad Ancona sarà la giornata della protesta. La Filt Cgil Marche, insieme ai responsabili della sicurezza del porto, ha organizzato per stamattina un sit-in nel piazzale dello scalo «per non dimenticare l'ennesima morte nel mare e contro gli incidenti nei luoghi di lavoro»; le sigle sindacali unite inoltre hanno chiesto un incontro urgente all'Eni. L'iniziativa si concluderà con il suono delle sirene delle navi per salutare un'ultima volta Benedetto.