L'AQUILA«Sulla risoluzione contrattuale con la M&P andremo avanti senza lasciarci intimorire dai toni forti utilizzati dall'azienda. Non ci sarà alcun ripensamento». L'assessore alla mobilità, Carla Mannetti, conferma la delibera approvata dalla giunta il 4 marzo scorso, con cui si dà mandato all'Avvocatura di avviare la risoluzione del contratto. Ieri è partito il preavviso di risoluzione contrattuale, a firma del dirigente del settore, Domenico de Nardis, in cui si rileva come «la società M&P non ha inteso dare alcun riscontro alle proposte dell'amministrazione, in particolare alla Pec del 26 ottobre 2018 e alla riunione dell'11 gennaio scorso», ritenuto che «il terminal versa in stato di abbandono e irreversibile degrado e che tale stato determina grave pregiudizio sia per l'immagine del Comune che per l'integrità del complesso immobiliare e rilevato che detta situazione di degrado risulta in palese contraddizione con l'impegno assunto dalla società concessionaria, oltre al fatto che la M&P risulta debitrice di ingenti somme nei riguardi del Comune». «Pertanto», si legge nel provvedimento, «si comunica alla società il preavviso dell'emanazione della revoca della concessione». L'azienda, che fa capo ai fratelli Mauro e Lorenzo Santilli, avrà 10 giorni di tempo per le controdeduzioni. Poi, scatterà il provvedimento. «Al massimo entro marzo», afferma Mannetti, «dovranno lasciare il megaparcheggio». L'assessore parla di «toni eccessivi utilizzati dalla M&p, che ha avuto», dice, «una reazione vergognosa: l'azienda è a conoscenza di quello che ha fatto l'amministrazione per arrivare a un accordo. C'è stato un confronto costante, anche alla presenza del loro legale, Stefano Di Salvatore. Quest'amministrazione ha il merito di aver fatto chiarezza su una vicenda che, a livello amministrativo, era molto ingarbugliata. L'atteggiamento dell'azienda è incomprensibile: anche la paventata ipotesi di richiesta di risarcimento danni non può essere certo addebitata a quest'amministrazione che sta agendo nel rispetto della legalità, nella massima trasparenza e nell'interesse della città». Mannetti conclude: «La M&p dovrebbe spiegare come mai il terminal versa in questo stato di degrado e perché non ha mai pagato le tasse».