AVEZZANO Una iniziativa popolare contro il caro pedaggi autostradali è finita davanti ai giudici del tribunale di Avezzano. L'azione legale è stata intrapresa da una cinquantina di utenti della Marsica, con in testa il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, ed è approdata in aula dopo tre mesi dall'iscrizione a ruolo, avvenuta il 30 novembre.Stanchi dell'incertezza riguardante le tariffe che rischiano di aumentare da un momento all'altro, i cittadini, nelle vesti di automobilisti e pendolari, chiedono chiarezza e si sono rivolti alla magistratura affinché venga impedito l'aumento delle tariffe, alla luce dei problemi di manutenzione delle autostrade abruzzesi. Una situazione che nei mesi scorsi è finita nel mirino dell'opinione pubblica, a causa dei cavalcavia danneggiati dal tempo e dall'incuria. La battaglia in sede civile nei confronti di Strada dei Parchi e del ministero dei Trasporti, mira a ottenere non solo la sospensione, ma anche la riduzione delle tariffe, perlomeno fino alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza. La prima udienza davanti al giudice Andrea Dell'Orso si è celebrata martedì. Uno degli obiettivi è quello di dichiarare l'inadempienza eventuale del concessionario, rispetto all'obbligo di garantire agli utenti le condizioni di sicurezza della circolazione sui tratti autostradali gestiti e conseguentemente perché il tribunale disponga la sospensione degli aumenti fino a quando gli interventi non saranno portati a termine. Addirittura il ministero dei Trasporti aveva rilevato la carenza manutentiva e la «pericolosità» dell'autostrada. Il giudice, sulle contrapposte richieste istruttorie ed eccezioni delle parti, si è riservato di decidere. I cittadini sono sostenuti dagli avvocati Bruno Capponi, Domenico Di Falco e Alessandro Giffi.«Ci siamo rivolti a un giudice perché intervenga in una situazione sempre più paradossale», afferma il sindaco Di Natale, «da una parte la spada di Damocle degli aumenti, per ora "gentilmente" sospesi dal concessionario, dall'altra le non adeguate condizioni di sicurezza delle autostrade. Chiediamo quindi al tribunale che vengano sospesi definitivamente gli aumenti e rimodulati i pedaggi, al ribasso, fino a quando non venga messa in sicurezza tutta l'autostrada».