Il via libera definitivo arriverà domani, dopo l'incontro tra il nuovo sottosegretario della giunta regionale con delega ai trasporti Umberto D'Annuntis e il presidente di Tua Tullio Tonelli. Il piano, però, è già nero su bianco e soprattutto, dopo la transazione fra la società unica dei trasporti e il consorzio Alpiq, marce indietro non sono più possibili. A meno di sfidare i rigori della corte dei conti. Pescara, insomma, ha trovato l'erede naturale dei Filò, il mezzo pubblico ecologico destinato a percorrere la strada parco: si chiama Exquicity ed è un modello della casa olandese Van Hool già in esercizio a Parma e, nella versione lunga, a Milano oltre che in varie capitali europee. È un filobus ibrido, a trazione elettrica e diesel, ma in grado di caricare le batterie durante i percorsi alimentati dalla rete aerea assicurando autonomia molto elevata.
È il punto di snodo del piano di Tua per attivare finalmente la filovia realizzata lungo l'ex tracciato ferroviario. A conti fatti, del finanziamento comunitario per la realizzazione della rete, 15 milioni risultano già spesi per la realizzazione dell'infrastruttura e altri 15 restano da spendere. La risoluzione del contratto con Alpiq, erede della capofila Balfour Beatty in seguito al fallimento dell'azienda che produceva il Phileas, rende finalmente disponibile la somma. Tua intende impegnare circa sette milioni per l'acquisto di nove mezzi Exquicity, nella versione da 18,60 metri composta da due vagoni. Una flotta sufficiente ad assicurare le corse durante le fasce orarie meno affollate, mentre per le ore di punta si pensa a raddoppi con normali bus elettrici. Il resto delle risorse servirà infatti per l'adattamento delle formate e del tracciato lungo la strada parco. A differenza del Filò, il filobus della Van Hool non ha tutte le ruote sterzanti e deve affrontare una diversa manovra di approccio alle fermate, che andranno adattate.
I PROSSIMI PASSI
I passaggi burocratici necessari chiamano in causa la Regione, che dovrà notificare al ministero la risoluzione del contratto con Alpiq e l'avvenuta individuazione di un mezzo alternativo al Phileas. Anche di questo si parlerà domani nell'incontro fra Tonelli e D'Annuntiis. La palla tornerà poi nel campo del Comune, perché la rotta dei nuovi filobus Exquicity al di fuori della strada parco dovrà essere accompagnata da una revisione del piano traffico. Tua intende portare il filobus dal capolinea di Montesilvano fino al polo tribunale-università, per avere il maggior bacino di utenza potenziale. Questo significa che, dal termine della strada parco i mezzi dovranno proseguire lungo l'asse corso Vittorio-viale Marconi.
L'OPPOSIZIONE POPOLARE
Per avere velocità medie elevate, come una tratta con vocazione di metropolitana di superficie richiede, c'è bisogno di organizzare la direttrice con un senso unico e una corsia preferenziale riservata al filobus nel senso contrario. Traffico ordinario verso nord e mezzo pubblici verso sud, o viceversa. L'azienda non ha preferenze, poiché conta che la scorrevolezza del senso unico consentirà buoni tempi di percorrenza anche ad Exquicity nei tratti promiscui. Molto semplice a dirsi, più complicato sarà per il Comune esaudire il desiderio. A parte va considerata la vasta opposizione popolare al passaggio del filobus sulla strada parco.