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Data: 12/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Non c'è il collegamento bus, dipendenti a piedi in fabbrica. Atessa. Il calvario dei pendolari

ATESSA Prosegue il calvario dei pendolari metalmeccanici provenienti dal Molise. Ieri mattina circa quaranta dipendenti in arrivo nelle fabbriche della Val di Sangro per il primo turno di lavoro sono stati lasciati a piedi davanti ai cancelli della Sevel dal momento che il servizio di trasporto regionale del Molise, l'azienda Atm, non ha previsto il trasporto nelle varie fabbriche della zona come ad esempio Isringhausen, Honda, Fca plastic e altre aziende. E così per i dipendenti non c'è stato altro da fare che andare a piedi, alcuni percorrendo anche due chilometri. Qualche collega si è offerto di fare la spola con la propria auto per alcuni dei pendolari, ma la maggior parte dei pendolari è dovuta andare a piedi in fabbrica. I lavoratori hanno chiamato anche i carabinieri per far accertare che il servizio di trasporto non era stato effettuato. «Si può ipotizzare anche l'interruzione di pubblico servizio», attacca la rsa Sevel della Fiom, Antonio Teti, «non è possibile che l'ente pubblico non tenga conto di questa situazione paradossale e vergognosa. Prima i disagi con i mezzi obsoleti e fatiscenti, ora addirittura il servizio che manca del tutto. Si faccia urgentemente qualcosa». Della vicenda si è interessata anche la Fim-Cisl: «Tramite i nostri delegati e i nostri contatti», spiega il segretario Fim Cisl Abruzzo e Molise, Domenico Bologna, «stiamo cercando di fare pressione sui vertici della Regione Molise per risolvere definitivamente il contenzioso con la Regione Abruzzo e definire una volta per tutte un servizio di trasporto efficiente per le centinaia di lavoratori pendolari provenienti dal Molise».

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