Il lavoro, a prima vista, non sembra di quelli più allettanti: ore nel traffico, responsabilità sulla sicurezza di tante persone, rischio di aggressioni o, come più volte accaduto nell'ultimo anno, addirittura di incendi a bordo. Eppure l'Atac ha ricevuto in soli dodici giorni ben 3.853 domande per la selezione di 200 nuovi autisti che l'azienda di via Prenestina vuole assumere entro il 2019. Un bando che va interpretato comunque come un segno di vitalità per la municipalizzata che, dopo aver scongiurato la possibilità del fallimento, adesso punta a rafforzare il proprio organico nel settore più importante per il servizio di trasporto pubblico locale.
LE SELEZIONI
Tutti i partecipanti alla selezione si sottoporranno a test psico-attitudinali nella seconda metà di marzo, con tanto di colloquio con lo psicologo, per valutare le reazioni in caso di stress e pressione. Questo primo passaggio servirà a determinare la graduatoria per il colloquio. Entrambe le operazioni saranno svolte da una società esterna: dopo il caso Parentopoli - l'infornata di assunzioni clientelari avvenuta intorno al 2010 - stavolta l'Atac ha infatti deciso di affidarsi a un pool esterno per il vaglio dei candidati: tutti gli esami saranno comunque registrati da una telecamera, per garantire la massima trasparenza.
LE PROVE
Una volta ultimati i colloqui e definita la graduatoria finale, tutti i candidati dovranno sostenere una prova di guida a cura dell'azienda. Prima dell'assunzione bisognerà infine sostenere la visita medica di idoneità. «Il più che significativo numero di domande pervenute dimostra che c'è molta voglia di lavorare per Atac e questo ci fa grande piacere - spiega il presidente Paolo Simioni - Significa infatti che Atac finalmente viene percepita per quello che realmente è: una grande azienda che ha intrapreso la strada del risanamento e rilancio, che ora offre anche opportunità di lavoro».
I CRITERI
Per partecipare alla selezione tocca avere almeno la licenza di terza media, la patente di guida D - quella necessaria per guidare i mezzi con più di 9 passeggeri - e il possesso della qualifica di conducente. Guadagnerà punti extra chi ha fatto la maturità, chi ha la patente di categoria E e chi abita a Roma e nel territorio della Città metropolitana. Una scelta che, come anticipato dal Messaggero, è legata ai dati sulle assenze: negli uffici di via Prenestina si sono accorti che i dipendenti con il maggior numero di giorni a casa spesso vivono lontano della Capitale: nelle altre province del Lazio, ma anche in Abruzzo e Campania.
GLI STEP
I primi 200 contratti saranno siglati nel 2019, ma da qui al 2021 saranno assunti altri 420 autisti, per spedirli su altrettanti nuovi bus in arrivo. Con la speranza che, in questo modo, possa migliorare il servizio.