PESCARA«Non è possibile il cambio di Autorità portuale per i porti abruzzes da Ancona a Civitavecchia». Lo sostiene il deputato abruzzese del Pd Camillo D'Alessandro, commentando il discorso programmatico del governatore Marco Marsilio letto ieri all'Emiciclo. «Come noto», spiega D'Alessandro, «anche noi, io in prima persona per la delega che seguivo (D'Alessandro è stato sottosegretario con delega ai trasporti nella giunta D'Alfonso, ndr.), avevamo lavorato per una autorità di sistema trasversale Ortona-Civitavecchia, progetto che aveva senso ed ambizione, ma ciò che clamorosamente ignora il neo presidente è che successivamente intervenne un fatto nuovo che ha cambiato tutto, ovvero il Decreto sulle Zone Economiche Speciali, che prevede che le Zes sono attivabili solo ed esclusivamente nelle aree portuali "con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti». Secondo D'Alessandro «Civitavecchia non rientra nelle Reti Ten T per cui se passassimo a Civitavecchia non sarà più possibile avere la Zona economica Speciale in Abruzzo, con gravissimo danno per l'economia regionale». Fu per queste ragioni che la Regione Abruzzo «scelse di mantenere l'attuale assetto, con Ancona, per non perdere una irripetibile occasione». «L'Abruzzo ed il Molise erano fuori», conclude il deputato Pd, «proprio perché i nostri porti non avevano le caratteristiche richieste dalla norma europea, ma riuscimmo ad ottenere una norma che superava tale limite proprio perché collegati ad un porto come Ancona, ovvero ricompreso nella rete transeuropea».