Sindaci di Abruzzo e Lazio delusi, ancora una volta, dal ministro dei trasporti, Danilo Toninelli, che ha “snobbato” l’invito al tavolo istituzionale degli amministratori locali per intavolare finalmente un confronto mirato ad avere lumi sulla revisione delle tariffe che «resta chiusa nelle stanza del Mit». All’appello della delegazione hanno risposto invece sia il neo presidente della Regione, Marco Marsilio, sia la società Strada dei parchi rappresentata dal vice presidente, Mauro Fabris, mentre il presidente della commissione trasporti della Regione Lazio, assente per impegni dell’ultimo minuto, ha annunciato la convocazione dell’organismo la prossima settimana. Nessun segnale, invece, da Toninelli, che ieri era a Teramo alle prove di carico sulla A24. «Ciò che sconcerta», afferma il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, «è l’indifferenza del Ministro verso gli amministratori locali che, piaccia o no, sono comunque stati eletti dai cittadini. E quindi sono mobilitati da tempo per tutelare i legittimi interessi e le attese delle popolazioni amministrate». Gli amministratori hanno apprezzato la presenza e l’impegno a operare insieme del neo Governatore abruzzese, che ha annunciato di aver chiesto un incontro al Ministro e a Strada dei Parchi per avere un quadro esaustivo sullo stato dell’arte e poter agire di conseguenza. Sul fronte della società concessionaria dell’A24/25, convocata dal Ministro Toninelli la prossima settimana, il vice presidente Fabris, ha fatto conoscere l’altra faccia della medaglia, evidenziando che se le autostrade non erano sicure le avrebbero chiuse, mentre lo stop degli aumenti fino al 28 di febbraio, con 5milioni di incassi in meno, «è stato deciso dalla società». Il tavolo istituzionale, comunque, andrà avanti fino a che non si raggiungerà il risultato, «la revisione del Pef con prezzi adeguati. Non ci fermeremo », aggiunge Alfonsino Scamolla, consigliere della provincia di L’Aquila, «fino a quando non avremo le risposte alle nostre istanze mirate ad avere autostrade in massima sicurezza e tariffe congrue ». La lotta continua, quindi, mentre la prossima settimana i sindaci si riuniranno per decidere le nuove azioni, comprese, aggiunge Nazzarro, «se necessarie, nuove manifestazioni per pretendere rispetto istituzionale, ma sopratutto, perché questa storia infinita della revisione del Pef si concretizzi prima di giugno».