E c’è chi vuole il bus sulla strada parco per «decongestionare il traffico sulle vie parallele e ridurre l’inquinamento in città ». Con questi, e altri obiettivi a «tutela dell’ambiente, della salute e della qualità di vita di cittadini », si è costituito il comitato “Pro filovia Pescara-Montesilvano”. A capo del nuovo organismo, che sta per avviare una raccolta firme allo scopo di fare la conta di quanti pescaresi sono favorevoli all’avvio dei mezzi di trasporto sull’ex tracciato ferroviario, c’è Ermanno Ricci, giornalista e attivista, che attacca: «È il primo comitato che nasce a favore del passaggio dei bus sulla strada parco. Ci sono tanti pescaresi che vogliono la filovia e lo dimostreremo con una raccolta di firme che partirà a breve tra viale Muzii e viale Bovio». Vice presidente del comitato, costituitosi il 14 marzo, tre giorni fa, nella sede di viale Marconi 77, è il campione di tennis in carrozzina, Andrea Silvestrone, 46 anni il prossimo 20 aprile, ravennate di origini ma residente da decenni a Montesilvano. Il territorio, questo, sul quale, secondo quanto indicato nei giorni scorsi da Tua, azienda del trasporto pubblico, sorgerà l’autostazione di scambio, nelle vicinanze del Warner village. Da questa struttura gli utenti scenderanno dai bus tradizionali e saliranno sui (primi) venti bus a metano che dal prossimo inverno, una volta terminati gli interventi di sistemazione (pista ciclabile, luci, barriere architettoniche) del tracciato attraverseranno i sei chilometri di corridoio verde, da viale Europa a Montesilvano fino a Pescara in viale Muzii. Nei piani futuri della mobilità la linea sarà allungata fino al tribunale, passando per via Silvio Pellico, via Michelangelo, corso Vittorio, via Marconi e viale Pindaro e forse fino all’aeroporto. Con Ricci e il campione paralimpico Silvestrone, altri quattro fondatori del comitato: Renato Ranieri, commercialista; Raffaele Morelli, medico; Virginia Bonetti, impegnata nel sociale e Dante Scodavolpe, ragioniere. Silvestrone, per quale ragione nasce il comitato? A fronte di tanti comitati ambientalisti che bocciano il passaggio dei bus sulla strada parco, c’era necessità di far emergere il fatto che c’è una gran parte di cittadini che invece vogliono fortemente il transito dei mezzi di trasporto sull’ex tracciato. Dimostreremo quanti saremo con la raccolta firme che stiamo per avviare. E quali sono i vostri obiettivi? Il clima va difeso, mai come in questi giorni l’argomento è di attualità. Le nostre ragioni vanno incontro all’aspetto ecologico a tutela della salute dei cittadini. Con i bus sulla strada parco, sarà decongestionato il traffico su viale Bovio e sulla Nazionale con conseguente riduzione dello smog, con mezzi velocissimi e antinquinanti. Oggi, la gente non prende i bus perché sono troppo lenti rispetto alla macchina. C’è poi la necessità di completare un’opera costata 60 miliardi di vecchie lire, fondi che andrebbero completamente persi. Tua farà passare i mezzi a metano sulla strada parco. Che ne pensa? È un primo passo, ma l’obiettivo dovrà essere l’eliminazione totale dei mezzi a gasolio a favore solo di quelli elettrici. La strada parco è piena di barriere architettoniche, ostacoli con cui ogni giorno devono confrontarsi i disabili. Non c’è alcun dubbio. Sarà uno dei nostri principali obiettivi, come disabile credo di essere una garanzia in questo senso. Lotteremo per l’eliminazione delle barriere non solo sulla strada parco, ma anche altrove. La rimozione di questi ostacoli sarà la nostra priorità, senza “se” né “ma”, la strada parco deve essere rimessa a norma totalmente, non basta livellare le radici. Qualcuno potrebbe obiettare che l’inquinamento si riduce eliminando i mezzi di trasporto non il contrario. Anche con i bus, sulla strada parco c’è spazio per ciclisti e pedoni. C’è la pista ciclabile e il marciapiede. E per passeggiare c’è anche un lungomare che l’Italia ci invidia.