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Pescara, 23/11/2024
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Data: 17/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Fratelli d'Italia dà l'ultimatum: accordo o primarie il 31 marzo. Sigismondi: «Non si perda tempo. Va convocato subito un tavolo della coalizione sulle candidature». L'ex sindaco Lillo Cordoma è passato al partito della Meloni: «A Montesilvano si può fare di più»

PESCARA Una settimana per decidere il candidato sindaco unitario della coalizione di centrodestra per i Comuni di Pescara e Montesilvano. E, se non si dovesse trovare l'accordo, l'indizione delle primarie entro il 31 marzo. È questo il quadro tracciato da Fratelli d'Italia a poco più di due mesi dalle elezioni amministrative nei due Comuni. I rappresentanti del partito della Meloni, Stefano Cardelli (coordinatore provinciale), Etel Sigismondi (coordinatore regionale), Roberto Carota (coordinatore cittadino), Guerino Testa (consigliere regionale) e Luigi Marchegiani (commissario elettorale) hanno illustrato ieri il regolamento stilato per individuare i profili migliori, che sarà portato all'attenzione del tavolo politico di tutte le forze civiche e politiche del centrodestra. Inoltre è stato annunciato anche l'ingresso in Fratelli d'Italia dell'ex sindaco di Montesilvano Lillo Cordoma, in passato nelle fila di Alleanza Nazionale. «Noi abbiamo fretta di iniziare a costruire Pescara e Montesilvano del futuro», ha detto Sigismondi, «non possiamo perdere altro tempo, c'è bisogno di dare un'accelerata. È per questo che abbiamo chiesto di convocare immediatamente il tavolo del centrodestra per trovare una sintesi. Le primarie rappresentano uno strumento importante perché sono aperte a tutte le forze della coalizione: a chi è più muscolare, a chi è radicato sul territorio e a chi come noi è emergente». Sull'onda di quanto accaduto a Bari e Foggia, i tempi per le primarie sono maturi, secondo Fratelli d'Italia. La convinzione, infatti, è che «il centrodestra unito e compatto vincerà su entrambi i Comuni». «Ma il candidato fine a se stesso non serve a nulla», ha proseguito Sigismondi, «vogliamo contenuti ed è per questo che il regolamento prevede la presentazione di un curriculum con l'indicazione delle esperienze professionali e politiche e la sottoscrizione di un programma elettorale comune». Quanto ai nomi, a Pescara sono già stati fatti quelli dell'ex primo cittadino Luigi Albore Mascia, del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Marcello Antonelli e di Carlo Masci della lista civica Pescara Futura. Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha puntato i piedi per un proprio candidato sulla poltrona più importante del capoluogo adriatico. A questi, poi, si aggiungono le legittime aspirazioni di Fratelli d'Italia che ha in caldo i due consiglieri uscenti Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, il coordinatore provinciale Cardelli e anche il medico Tino Trotta, con la convinzione che «la nostra è una classe dirigente che non è seconda a nessuno», ha detto Testa. A Montesilvano, invece, all'uscente Francesco Maragno, che punta a un mandato bis, si contrappone adesso anche la figura di Cordoma. «In FdI mi sono ritrovato a casa», ha spiegato, «perché è qui che ho ritrovato origini, valori e convinzioni. Adesso il tavolo di coalizione dovrà analizzare i profili politici migliori e capire dove si vuole arrivare: se si crede che Montesilvano ha avuto in questi cinque anni buoni servizi, verde curato e sviluppato, allora ben venga la ricandidatura di Maragno. Ma se invece, come credo, si può fare di più, allora necessariamente il nome dovrà passare attraverso le primarie». «Rivolgiamo un appello agli alleati», ha concluso Cardelli, «per la sottoscrizione di una dichiarazione d'intenti: qualunque sarà il nome del candidato votato alle primarie, tutti gli altri dovranno appoggiarlo indipendentemente dalle decisioni dei tavoli romani».

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