Ancora due giorni di attesa e poi partiranno le prove psicoattitudinali per l'arruolamento dei nuovi dipendenti. I numeri del nuovo concorso dell'Atac, per rinfoltire la platea degli autisti, sono da capogiro: per 200 posti messi a bando, le candidature presentate arrivano a 4 mila e ciò vuol dire che solo uno su 20 riuscirà ad essere assunto. Tra loro ci sono anche circa 150 dipendenti della Tpl la società consortile privata che gestisce il 20% del trasporto pubblico di superficie nella Capitale che proveranno a strappare l'assunzione con l'obiettivo di migliorare le proprie condizioni lavorative. «A partire dice un autista dalla certezza di uno stipendio che arriva puntuale a fine mese». Ma c'è anche dell'altro.
EX DIPENDENTI ALLA PROVE
Tra i concorrenti le prove partiranno mercoledì 20 non solo coloro che con la più grande partecipata dei trasporti pubblici d'Italia non ha mai avuto rapporti. Pare infatti che tra i concorrenti ci sia anche un vecchio autista, Christian Rosso, che in passato fu sospeso dal servizio per aver pubblicamente denunciato via social i disservizi dell'Atac e che prova ora a riprendersi il posto. La sua prova, seguendo l'elenco dei candidati, è fissata il 21 marzo con la convocazione alle ore 13.45.
LE OMONIMIE
Fittissime proprio per la mole dei partecipanti, le pagine dei nomi per lo più di uomini di coloro che sosterranno le prove. E a scorrere l'elenco, si scoprono anche casi di omonimia: partecipanti con lo stesso cognome di politici che hanno guidato e guidano oggi l'amministrazione comunale. Da Raggi a Marino, da De Santis a Stefano, da Ferrara a Tranchina fino a Tempesta. In questa bizzarra casistica ci sono poi cognomi uguali tra chi sogna un posto e chi è stato eletto in Regione (Lombardi) o chi siede in Parlamento (Taverna). Un puro caso quasi certamente, anche perché dopo Parentopoli e le assunzioni nel 2010 di amici e familiari di politici, l'Atac ha deciso di affidarsi ad un pool esterno per il vaglio dei candidati per un piano assunzionale quanto mai necessario. Ad oggi, infatti, gli autisti dei bus e dei tram il dato è del 31 dicembre scorso sono in tutto 5.639. Di questi, 5.423 sono uomini e in 941 casi con più di 55 anni. Le prove si concluderanno giovedì prossimo: i candidati sono stati divisi in blocchi di 8 sessioni con chiamate che partono alle 8.30 del mattino.
L'azienda in questo concorso darà la priorità a chi vive e risiede nella provincia di Roma per una ragione semplice: nel corso degli anni, confrontando le griglie delle presenze interne all'Atac, ci si è accorti che gli assenteisti maggiori provenivano da altre città lontane dalla Capitale (come Rieti) e a volte da altre regioni come l'Abruzzo o la Campania. Dipendenti, in sostanza, che ogni giorno dovevano affrontare un viaggio verso Roma e che spesso e volentieri hanno creato dei problemi al servizio con la riluttanza a coprire i turni serali, ad esempio, o a lavorare in grandi depositi lontani dalle stazioni è il caso di Acilia e dunque mal collegati o difficili da raggiungere. Per carità, motivi comprensibili dal punto di vista dei dipendenti, un po' meno per chi deve gestire l'azienda dei trasporti pubblici.
I REQUISITI
Scrupolosi poi i requisiti richiesti per poter partecipare: si parte con il minimo, ovvero con il titolo della terza media, la patente di guida D (quella per i mezzi con più di 9 passeggeri) e il possesso della qualifica di conducente. Punti extra saranno dati a chi ha ottenuto un diploma liceale o professionale, a chi ha la patente E e a chi vive e risiede intorno o dentro al Grande raccordo anulare. La prova, che si svolterà all'Eur-City di via Fiume Bianco 75, consiste in un test psicoattitudinale a risposta multipla e tutte le istruzioni, con la specifica indicazione dei criteri di aggiudicazione dei punteggi, saranno consegnate ai candidati al momento dell'accettazione al desk. I candidati avranno a disposizione circa 180 minuti per rispondere alle domande.