Divorzio in vista tra Marcello Antonelli e Forza Italia. L'annuncio potrebbe arrivare già stasera alla riunione convocata dal coordinatore regionale Nazario Pagano per discutere di elezioni, strategie e, soprattutto, per stabilire le modalità del sondaggio per l'individuazione del candidato sindaco forzista da presentare alla coalizione. La rosa, come noto, è ristretta a tre nomi: Marcello Antonelli, Carlo Masci e Luigi Albore Mascia. Ma proprio sul filo di lana Antonelli starebbe maturando l'idea di seguire un'altra strada: quella già percorsa nei mesi scorsi dal suo vice in consiglio comunale, Vincenzo D'Incecco, che nel frattempo si è ritrovato eletto in consiglio regionale con la casacca di Salvini. Quel D'Incecco con cui Antonelli si è incontrato ieri mattina per un caffè dalle parti di piazza Salotto. «Un caffè come tanti altri presi insieme da mesi in compagnia da buoni amici» ha dichiarato sornione il neo consigliere regionale leghista.
Ma a quel tavolo, racconta un testimone, c'era anche il coordinatore provinciale della Lega, Gianfranco Giuliante, la cui presenza può dire molto in relazione agli sviluppi di questo momento di riflessione di Antonelli.
Non è un mistero che da tempo il capogruppo forzista viva un clima da separato in casa nel suo partito. Chi gli è stato vicino in questi ultimi giorni assicura che la decisione, certamente sofferta, sia stata già presa e che l'annuncio sia questione di ore. Addirittura sarebbe già pronta una lettera che Antonelli pensava di inviare già ieri sera al partito e che al più tardi dovrebbe consegnare oggi a Pagano e ai suoi colleghi consiglieri. Oppure no: tutto potrebbe rientrare se qualcuno, leggi Lorenzo Sospiri, riuscisse in queste ore a convincere l'amico al ripensamento. Facile la controprova: se Antonelli non parteciperà al tavolo di stasera o se ci andrà in versione portalettere, allora vuol dire che il dado è tratto.
TIMORI E SOSPETTI
Di sicuro queste per lui sono state e sono ancora ore tormentate, fuori e dentro Forza Italia. Conoscendo equilibri e rapporti interni a Forza Italia, il sondaggio telefonico potrebbe rivelarsi una trappola nella quale Antonelli non vuol cadere e allora, avrà pensato, tanto vale voltare pagina, anche a costo di un salto nel buio. Sì perché un eventuale, diciamo pure probabile approdo alla Lega di Salvini non gli darebbe in automatico certezze di nulla in ordine alla candidatura a sindaco, obiettivo cui Antonelli mira con legittime ambizioni al pari dei suoi concorrenti. E di questo è consapevole.
Un suo divorzio da Forza Italia aprirebbe dunque il suo percorso di avvicinamento alla Lega alla luce del sole e senza più indugi. A quel punto Carlo Masci e Luigi Albore Mascia si ritroveranno spiazzati e il sondaggio telefonico che Nazario Pagano avrebbe voluto lanciare alla riunione di questa sera di fatto perde di forza e di significato. E non servirà a nulla armarsi di forbici ovvero far compilare ad amici e parenti un tagliando di giornale che non ha nessun peso nella scelta del candidato sindaco. Sapendo peraltro che la Lega ha opzionato la candidatura a sindaco per Pescara, piantando la bandierina. Presto per dire se la Lega concederà ad Antonelli l'ambito ruolo, considerato che il candidato sindaco dovrà comunque confrontarsi con la coalizione per meritarne l'appoggio. E allora sarà bene, per chiunque sarà, mantenere la statura e l'aplomb che il momento impone.