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Data: 18/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Forza Italia, resa dei conti per il candidato sindaco. Questa mattina primo incontro convocato da Pagano in vista del voto del 26 maggio. Si fa strada l'ipotesi del sondaggio per scegliere il nome da proporre alla coalizione

PESCARA Comincia oggi il confronto interno a Forza Italia in vista delle elezioni comunali del 26 maggio. Sono in molti ad aspirare alla candidatura a sindaco, cioè tutti i consiglieri comunali uscenti. E sono proprio loro i protagonisti dell'incontro che il coordinatore regionale Nazario Pagano ha convocato per questa mattina. Ai nomi che circolavano da tempo, che sono quelli del capogruppo Marcello Antonelli, dell'ex sindaco Luigi Albore Mascia, e di Carlo Masci, che è anche coordinatore provinciale del partito, si sono aggiunti quelli degli altri due consiglieri, Fabrizio Rapposelli, che è stato vice presidente della Provincia, e Eugenio Seccia, assessore al Bilancio della giunta Mascia, per cui andrà trovata rapidamente una sintesi e si dovrà individuare un metodo. Il tutto in vista del confronto con le altre componenti della coalizione, di fronte alle quali il partito di Berlusconi deve presentarsi con un nome unico. Per Luigi Albore Mascia, «in questo momento nessuno può imporre nulla, all'interno del partito, per ciò che riguarda i nomi». E questo perché «siamo in una fase nuova, non c'è un sindaco uscente come accadeva cinque anni fa» (quando il nome di Mascia «fu messo in discussione»). «In questo momento, quindi, tutti possono avere una aspirazione legittima», dice Mascia con toni distensivi. Essendoci più nomi in ballo, tra cui proprio quello di Mascia, «l'unico modo per uscire dall'impasse è un sondaggio serio, da affidare a un istituto accreditato, per trovare un unico candidato. Questo, quanto meno, è un metodo» per scegliere tra chi «legittimamente» aspira a correre per la poltrona più importante del Comune. I tempi di realizzazione sarebbero brevissimi, per Mascia, e «pagherebbe chi è interessato». Poi, una volta individuato il nome, si porterebbe al tavolo della coalizione «per partecipare alle primarie», sempre che il centrodestra scelga questo strumento per arrivare al candidato unico. Per Mascia i passaggi ipotizzabili potrebbero essere questi, e «d'altronde l'ho proposto già tempo fa». Stessa linea anche per Carlo Masci, altro aspirante candidato sindaco che ha già affrontato questa sfida elettorale in passato. E' d'accordo sul doppio passaggio: prima un sondaggio per scegliere il candidato di Forza Italia e poi le primarie del centrodestra. Ma «lo strumento» che sarà seguito per l'individuazione del nome «è un tecnicismo, lo possiamo scegliere». Masci, cioè, guarda oltre il metodo. Dice di volere «una decisione condivisa» e per questo è «aperto a qualsiasi ipotesi, purché si scelga il candidato migliore da presentare agli alleati, che sia una sintesi delle idee del centrodestra». In vista del voto «dobbiamo presentare una proposta valida di centrodestra» e chi aspira a guidare l'amministrazione deve essere «gradito a tutti» e deve poter «amministrare bene la città». Tra chi aspira a diventare sindaco c'è anche Eugenio Seccia, che ha già espresso chiaramente la propria ambizione al coordinatore regionale Pagano. «Anche io e Fabrizio Rapposelli», dice Seccia, «siamo valutabili» per la candidatura a sindaco. «Siamo uomini di consenso e siamo stati in Consiglio comunale. Ora ci attendiamo che il partito faccia una riflessione sui potenziali candidati», prosegue Seccia parlando della «autocandidatura già formulata da alcuni». Quanto al sistema da utilizzare «può essere quello del sondaggio, abbinato alle primarie di coalizione, ma va valutato come effettuare il sondaggio». Il tutto è comunque finalizzato a «trovare un nome unitario del centrodestra, per poi lavorare sul programma».Oggi comincia la resa dei conti e verosimilmente partiranno le prime indicazioni del partito: il tempo a disposizione è poco, pochissimo, considerato che va avviato anche il confronto con il resto della coalizione, non solo a livello locale.

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