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Data: 22/03/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crisi in Comune - Spiragli per la nuova giunta e anche per i soldi dal governo. La Bergamotto papabile per Forza Italia Petrella con FdI, Piccinini potrebbe lasciare

Si sono susseguiti ieri gli incontri tenuti dal sindaco con i gruppi consiliari per trovare la quadra per la composizione della nuova giunta. La soluzione potrebbe essere trovata solo grazie alla responsabilità di tutti i partiti. A pesare è anche la questione legata ai 10 milioni per redigere il bilancio comunale sebbene ieri vi siano stati segnali positivi circa l'inserimento nel decreto della cifra. Non è chiaro dunque quale potrà essere la decisione di Biondi. I nodi potrebbero essere sciolti: Forza Italia non avrebbe due, ma un assessore, donna, più il presidente del consiglio comunale in carica. Negli ambienti circola insistentemente il nome di Fausta Bergamotto, sebbene la stessa abbia prestigiosi incarichi alla presidenza del Consiglio. Unico problema, la reazione della Lega che potrebbe pretendere il terzo posto. Insieme per L'Aquila avrà due assessori, un uomo che potrebbe essere Roberto Junior Silveri che ambirebbe alle deleghe alle Opere Pubbliche cui sarebbero contrari tuttavia alcuni partiti, e una donna. Il ventaglio di nomi in rosa sarebbe stato fatto, la scelta dipenderà dalle deleghe che il sindaco assegnerà al partito. Alcuni partiti avrebbero la soluzione anche per liquidare la spinosa situazione di Fratelli d'Italia. Il partito per dare il buon esempio potrebbe mettere in palio due donne che di fatto già sono nell'esecutivo. Carla Mannetti e Monica Petrella che sarebbe da considerare in quota Fratelli D'Italia. Ciò significherebbe l'uscita di scena di Alessandro Piccinini, anelata dal capogruppo Giorgio De Matteis. Sarebbe una mezza vittoria per quest'ultimo: non avrebbe Luca Ricciuti in giunta, ma sarebbe così esaudito con il sacrificio di Piccinini. Tale ipotesi vedrebbe tuttavia la contrarietà del sindaco Biondi, a meno che non sia lo stesso Piccinini a mostrare la volontà di andare via. La Lega come in una partita di 7 e mezzo sta, con la richiesta fatta già a più riprese: nell'esecutivo i consiglieri Daniele Ferella con le deleghe all'Urbanistica e Fabrizio Taranta pronto a ereditare il pacchetto di deleghe di Emanuele Imprudente. Appena ieri l'altro il parlamentare Luigi D'Eramo lanciava un appello alla responsabilità a tutti gli alleati, chiedendo però equilibrio nelle scelte. All'appello manca Raffaele Daniele vice sindaco già nominato, sostenuto dal consigliere D'Angelo e da colui che lo sostituirà in quota Udc. Ad entrare in consiglio dovrebbe toccare a Luciano Bontempo, attuale presidente del Sed. Lo stesso, secondo indiscrezioni potrebbe decidere di lasciare l'incarico per entrare in consiglio. In caso contrario al suo posto subentrerebbe Ernesto Placidi. Al vice sindaco dovrebbero restare le deleghe al Bilancio e alla Ricostruzione. Il consiglio dovrà dunque eleggere al più presto un nuovo presidente per la Commissione Territorio. Ultimo nodo: D'Angelo vuole fare l'assessore.

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