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Pescara, 23/07/2024
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Data: 23/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Iampieri e Bellisari, ricorso depositato. Sarà il Tar dell'Aquila a decidere se i due esponenti politici possono entrare in consiglio al posto di Febbo e Santangelo

L'AQUILA Elezioni regionali, la parola passa ufficialmente ai giudici del tribunale amministrativo dell'Aquila. Il ricorso dei candidati consiglieri non eletti, Emidio Iampieri, esponente avezzanese di Forza Italia, e Gianni Bellissario, il sindaco di Perano in corsa con Azione politica, è stato infatti depositato ieri con tre giorni di anticipo rispetto alla scadenza dei terminati fissata per lunedì prossimo. Al Tar viene chiesto il parzialmente annullamento degli atti impugnati, cioè «delle operazioni elettorali, i risultati delle elezioni e l'atto di proclamazione degli eletti (fatta il 23 febbraio dall'Ufficio centrale elettorale, ndr) nella parte riguardante i consigliere regionali Mauro Febbo e Roberto Santangelo, così procedendo alla correzione dei risultati elettorali», si legge nell'ultima delle 20 pagine del ricorso curato dagli avvocati Domenico Russo e Massimiliano Mezzanotte, «e alla sostituzione dei candidati illegittimamente proclamati eletti con quelli che hanno diritti preferenziali», Iampieri e Bellisario. È un ricorso elettorale e, come tale, ha una corsia preferenziale, più veloce rispetto ai contenziosi amministrativi ordinari. Se sarà accolto procurerà al nuovo quadro politico e istituzionale della Regione effetti sostanziali dal momento che i personaggi di cui si chiede la sostituzione ricoprono un ruolo in giunta, è il caso di Febbo, neo assessore della giunta di Marco Marsilio, e di vicepresidente del consiglio, per quanto riguarda l'aquilano Santangelo, deferito da Azione Politica subito dopo la sua nomina. Al centro del ricorso c'è un presunto errore nella ripartizione dei seggi: un errore indotto per da un modello fornito dal ministero. Se fossero state riportate le corrette e complete disposizioni normative della legge elettorale abruzzese, dice in sentesi il ricorso, Iampieri oggi sarebbe consigliere. Il corretto calcolo viene ricostruito così: dividendo la cifra elettorale circoscrizionale di ogni lista per il quoziente elettorale circoscrizionale, moltiplicando poi per cento i resti e dividendoli, infine, per il totale dei voti validi delle liste, si ottiene all'Aquila la "cifra elettorale residuale" per Forza Italia di 0,469, superiore allo 0,446 di Chieti. In base a questo risultato, secondo i ricorrenti, il seggio scattato in favore di Febbo a Chieti si sarebbe dovuto assegnare a Iampieri e, di conseguenza, il seggio conquistato all'Aquila da Santangelo, sarebbe scattato nel Chietino in favore di Bellisario. Per sostenere questa tesi viene anche richiamata una sentenza del Consiglio di Stato riferita alla legge elettorale della Sardegna «quasi del tutto sovrapponibile alla legge della Regione Abruzzo».

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