TERAMO In città arriveranno due velostazioni. Saranno allestite nelle zone del terminal bus di piazzale San Francesco e della stazione ferroviaria per consentire la sosta protetta delle biciclette con possibilità di ricarica per quelle elettriche.L'iniziativa, varata ieri dalla giunta, rientra nel progetto "MoveTe" finalizzato a incentivare la mobilità sostenibile negli spostamenti verso scuole e uffici. Grazie a questo piano, gestito in collaborazione con l'Adsu, l'azienda per il diritto allo studio dell'università, il Comune si è piazzato 15° su 144 enti partecipanti all'apposito bando emesso dal ministero dell'Ambiente. Ha ottenuto così un finanziamento da 1,6 milioni da condividere con altri nove centri della provincia che hanno aderito a "MoveTe": Alba Adriatica, Atri, Bellante, Castellalto, Giulianova, Martinsicuro, Mosciano Sant'Angelo, Pineto e Roseto. Il progetto coinvolgerà dunque circa 180mila cittadini tra zona costiera, vallata del Tordino e capoluogo. Oltre alle velostazioni negli snodi viari principali saranno allestiti percorsi ciclabili di raccordo con la viabilità urbana verso scuole, università e uffici. «Tra le linee d'azione di MoveTe c'è anche la realizzazione di pedibus e bicibus», osserva l'assessore al governo del territorio Stefania Di Padova, «punti di raccolta con personale preparato che accompagnerà i bambini a scuola a piedi o in bicicletta». Il sindaco Gianguido D'Alberto sottolinea, invece, che il progetto «è in linea con le iniziative già intraprese e con quelle che abbiamo in animo di avviare, come il nuovo piano traffico che sarà concepito come lo strumento che consentirà di agevolare flussi di ingresso ed uscita dalla città e flussi di circolazione interni nell'ottica della mobilità sostenibile».Proprio questo argomento è stato ieri al centro della riunione tra amministrazione comunale e tecnici della Regione convocata a seguito della rimodulazione dei fondi da destinare in parte anche al recupero del teatro romano. I 4,6 milioni assegnati al Comune, oltre che per iniziative di promozione turistica e culturale, sono prioritariamente indirizzati a sviluppare modalità alternative di trasporto urbano. «E' necessario quindi accelerare l'adozione del piano per la mobilità sostenibile», osserva il consigliere Piergiorgio Passerini che ha partecipato all'incontro per conto del Comune. Senza un atto d'indirizzo dell'amministrazione che quanto meno avvii la predisposizione di questo atto, infatti, i fondi non saranno sbloccati. Di conseguenza anche la quota di 1,9 milioni da destinare al teatro romano, stornandola dalla riqualificazione del mercato coperto a cui era stata assegnata in origine, non potrà essere impegnata. Il cosiddetto Pums diventerebbe operativo nel giro di un anno e mezzo, ma bisogna ripartire dalle linee guida adottate dalla passata amministrazione. Giunta e maggioranza attuali devono riconsiderare le scelte contenute in quell'atto, che ad esempio prevede la discussa introduzione del senso unico in viale Cavour a salire da via del Castello fino all'incrocio con via IV novembre. «Abbiamo rischiato di perdere il finanziamento», osserva Passerini, «siamo riusciti a evitare questo danno, ma bisogna stringere i tempi».In ballo, a parte lo stanziamento da dirottare sul recupero del teatro romano, ci sono due milioni per l'acquisto di nuovi bus e altri fondi per l'ammodernamento delle fermate e l'allestimento di percorsi ciclopedonali dotati anche di connessione libera a internet veloce.