Uno sciopero di 24 ore, quello che c'è stato ieri 22 marzo e che ha visto una massiccia adesione da parte degli autisti dell'azienda di trasporti ATM, i quali hanno incrociato le braccia "contro l’arroganza di un’azienda che da anni lucra sulle tasse dei molisani, salvo poi non pagare gli stipendi ai dipendenti e offrire un servizio davvero indecoroso ed indecente ai cittadini".
Le organizzazioni sindacali hanno più volte esposto quella che è la situazione dei lavoratori: "senza stipendi, con trattamenti normativi ed economici tra i peggiori d’Italia, costretti a lavorare con mezzi fatiscenti e molto spesso senza le più elementari condizioni di sicurezza, sottoposti a sistematici ricatti ed obbligati a ricorrere mensilmente ai decreti ingiuntivi per portare a casa il minimo salariale".
La protesta di ieri secondo i sindacati sta ad indicare un segnale chiaro che i lavoratori hanno voluto dare all'azienda che da anni "non paga gli stipendi ai dipendenti ed offre un servizio indecoroso ed indecente ai cittadini di questa regione. Una vertenza che peraltro va avanti, salvo rare eccezioni, nell’indifferenza della politica. Malgrado ciò - commentano ancora i rappresentanti dei lavoratori - anche questo atteggiamento un po' pilatesco da parte delle istituzioni, non potrà tuttavia durare in eterno. Continuare a fare 'spallucce' di fronte alla sofferenza di 150 dipendenti e delle loro rispettive famiglie, alla lunga non paga e quanto prima chiameremo alle loro responsabilità anche le Istituzioni regionali per quanto sta accadendo".
I sindacati dal canto loro continuano a chiedere alle istituzioni di impegnarsi verso una soluzione per ciò che riguarda il trasporto molisano e non intendono tergiversare sul bando di gara e sulla questione del gestore unico, "non vogliamo farci prendere in giro dalla politica - dicono. - Il Governatore Toma è avvisato".