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Data: 26/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Caldora accetta l'offerta: pronta a fare il sindaco. L'imprenditrice, contattata dal Pd, avrebbe dato la disponibilità a candidarsi. Ora si cerca un accordo con gli altri partiti, il vertice di ieri è stato rinviato

PESCARA Nel centrosinistra, spunta il nome di Deborah Caldora per la corsa a sindaco di Pescara. Fonti bene informate rivelano che la nota imprenditrice pescarese sarebbe stata contattata nei giorni scorsi da alcuni esponenti del Pd per proporle la candidatura alla carica di primo cittadino. E lei, dopo essersi presa un po' di tempo per pensarci, avrebbe detto di essere disponibile. Una svolta per il Partito democratico, da settimane all'affannosa ricerca di un candidato credibile. Prima della Caldora erano stati contattati altri personaggi della società civile, ma avrebbero rifiutato. Primo fra tutti, il segretario provinciale della Cisl Umberto Coccia, che avrebbe risposto un secco «no grazie». Invece, la Caldora sarebbe già pronta a scendere in campo per fare questa nuova esperienza nel campo della politica. Lei, del resto, ha dimostrato nel corso di questi anni di avere la stoffa di grande manager. È alla guida di una delle società più importanti dell'Abruzzo, la Caldora immobiliare costruzioni, lasciata in eredità dal padre Armando. Diversi gli edifici realizzati a Pescara dalla sua impresa. È sempre stata considerata un'imprenditrice tenace, di successo ed è, forse, per queste caratteristiche che, alcuni anni fa, è stata chiamata per due mandati consecutivi a rappresentare i giovani industriali della provincia di Pescara. L'azienda in mano a Deborah Caldora, di fatto, è rinata. L'imprenditrice è riuscita a risanare completamente la società dalla crisi, a riavviare l'attività edilizia nei terreni di sua proprietà e ad investire in nuove iniziative. «L'identità che Deborah ha voluto dare alla rinata Caldora immobiliare costruzioni», si legge in una brochure di presentazione della sua azienda, «è quella di un'impresa moderna e innovativa che guarda con fiducia al progresso tecnologico, ma che dedica particolare attenzione alle problematiche mosse dalla società civile».Ma la Caldora viene ricordata anche dal mondo dello sport per aver assunto nel 2009 la guida della società Pescara calcio, come il padre Armando, storico presidente della squadra ai tempi della prima promozione in serie A. Ora, però, resta il passaggio più difficile, ossia il consenso di tutto il centrosinistra per una sua eventuale candidatura a sindaco. Ieri pomeriggio si sarebbe dovuto tenere il tavolo della coalizione, ma è stato rinviato all'ultimo momento a domani pomeriggio. Non si è tenuta nemmeno la riunione del Pd per fare il punto della situazione con il gruppo di lavoro incaricato di ricercare persone disponibile a candidarsi alla carica di primo cittadino. Ne fanno parte i segretari provinciale e cittadino Enisio Tocco e Moreno Di Pietrantonio, il consigliere regionale Antonio Blasioli, il capogruppo in Comune Emilio Longhi, il senatore Luciano D'Alfonso.E questo rinvio del vertice di coalizione, secondo indiscrezioni, avrebbe irritato non poco i rappresentanti delle liste civiche che attendono con impazienza dal Pd il nome di un candidato credibile. Nome che finora non è ancora uscito fuori ufficialmente. Del resto Donato Di Matteo ha detto chiaro agli esponenti del Pd, presenti venerdì scorso al tavolo della coalizione, che se non si dovesse trovare un accordo, le civiche, potrebbero andare da sole alle comunali del 26 maggio.Per questo, avrebbero già un candidato sindaco pronto. Domani, comunque, il Partito democratico si presenterà al tavolo almeno con il nome della Caldora. Si dovrebbe cominciare a parlare anche di candidature per il consiglio comunale.E nella lista del Pd potrebbe essere inserito anche l'ex presidente della Provincia Antonio Di Marco.

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