Ennesimo incidente mortale sul lavoro, duro il segretario della Cgil provinciale Germano Di Lauro: «La sicurezza sul lavoro non è un costo da tagliare». All’indomani della tragedia avvenuta in ambito portuale, nel pomeriggio di lunedì, in cui ha perso la vita l’operaio di 59 anni Ridvan Meizini, che stava lavorando in un container lungo la banchina di riva, la Cgil, in una nota, mette a disposizione le sue strutture per aiutare i parenti e chiede maggiore rispetto delle normative sulla sicurezza del lavoro. Sul fronte delle indagini, mirate a chiarire la dinamica dell’incidente, la Capitaneria di porto, ieri pomeriggio, ha trasmesso gli atti dell’indagine alla Procura. Oggi, probabilmente, sarà effettuata l’autopsia di Meizini morto schiacciato da una scaffalatura metallica posta nel container in cui stava lavorando. Le indagini dovranno chiarire le eventuali responsabilità se cioè c’è stata una leggerezza da parte della ditta o se al contrario è stato Meizini a fare qualcosa che non avrebbe dovuto fare. «Sulle responsabilità della morte di Ridvan Meizini- si legge nella nota a firma di Di Lauro- farà luce la magistratura. Esprimiamo però la nostra rabbia e indignazione per la frequenza quotidiana con cui si verificano piccoli e grandi incidenti sul lavoro. La maggior parte di questi eventi sono legati al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, per le aziende spesso un risparmio su cui fare leva per potersi aggiudicare una commessa o un appalto». Di Lauro ricorda che a gennaio, dopo un lungo lavoro di preparazione e di condivisione dei contenuti e degli obiettivi da raggiungere, è stato sottoscritto un protocollo in materia di salute e sicurezza tra sindacati, Asl, Inail, direzione territoriale del lavoro e associazioni datoriali e di categoria. «E’ arrivato però il momento di accelerare gli interventi previsti- aggiunge Di Lauro- tra cui la formazione e la prevenzione che hanno un ruolo irrinunciabile per preparare sempre più gli addetti».