PESCARA - Il governo smentisce il presidente della Regione Marco Marsilio sulla delicata questione dell'istituzione della Zona economica speciale, collegata a porti strategici, e come nodo del corridoi europei che ambiscono a diventare la porta delle merci provenienti da Paesi extracomunitari,
Se infatti il presidente, anche nel suo discorso programmatico, aveva paventato l'opportunità di individuare come Autorità di riferimento, per i porti abruzzesi, quello di Civitavecchia nel Lazio, al posto di quello di Ancona nelle Marche, il ministro per il Sud Barbara lezzi, nel corso di un question time, su richiesta dei deputati Camillo D'Alessandro e Stefania Pezzopane del Partito democratico, ha detto chiaro e tondo: "La Regione Abruzzo può proporre l'istituzione di una Zona economica speciale con un'altra Regione, purché contigua e che contenga l'individuazione di una parte di territorio regionale che includa, a sua volta, almeno una porzione di un'area portuale". E Ancona, a differenza di Civitavecchia, "è un porto avente le caratteristiche richieste per l'istituzione della Zes - ha aggiunto Lezzi - ma, soprattutto, risulta funzionalmente collegato, via ferro e gomma, con l'Abruzzo".
Gioisce D'Alessandro, che commenta le parole del ministro Lezzi, spiegando che esse " smentiscono il goffo tentativo del presidente Marsilio di far passare i porti nazionali di Pescara-Ortona dall’Autorità portuale di Ancona a quella di Civitavecchia. Il fatto che l’iter fosse stato già concluso a febbraio durante la precedente legislatura regionale ha reso del tutto inutile la mossa autolesionistica del nuovo Presidente abruzzese. Se l’intento di Marsilio fosse andato a buon fine l’Abruzzo avrebbe infatti perso la possibilità di aderire alle Zes e dunque avrebbe perso un fondamentale strumento di crescita. Il governo ha invece chiarito che i fondi sono confermati”.
“La vicenda conferma tutta l’improvvisazione che guida Marsilio nelle sue iniziative. Solo uno che per caso si trova a ricoprire un ruolo così importante poteva partorire un’idea del genere”, conclude D'Alessandro.
In ogni caso, ha spiegato ancora il ministro, "a oggi la richiesta di istituzione della Zes Abruzzo, con l'individuazione del Porto di Ancona, è al vaglio dei miei Uffici, del Ministero dell'Economia e delle finanze, mentre il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha preannunciato l'imminente formalizzazione del parere favorevole del Dicastero a conclusione dell'istruttoria".
Il Piano di Sviluppo Strategico per l’istituzione di una Zona Economica Speciale, è stato approvato dalla giunta regionale abruzzese di centrosinistra tre giorni prima del voto del 10 febbraio.
I porti individuati come fulcro del sistema sono quelli di Ortona e Vasto. Nodi strategici e logistici sono l’Interporto di Manoppello, di Avezzano, gli autoporti di Roseto e San Salvo e l’aeroporto di Pescara.
Vengono poi coinvolti nel Piano 36 comuni dell'entroterra, ma funzionali alla rete di supporto del traffico che ha come hb i porti, e dove concentrare interventi infrastrutturali, che potranno godere di incentivi e varie agevolazioni, "localizzati in su aree libere e potenzialmente interessate da investimenti futuri, sugli immobili in disuso al fine di limitare il consumo del suolo".
I comuni che rientrano nella "perimetrazione" della Zes sono in provincia Chieti: Arielli, Atessa, Casoli, Chieti, Cupello, Fara San Martino , Fossacesia, Fresagrandinaria, Gissi, Guardiagrele, Lanciano, Lentella, Monteodorisio Mozzagrogna, Ortona, Paglieta, Poggiofiorito, Roccaspinalveti, San San Martino Sulla Marrucina, Giovanni Teatino, San Salvo, e Vasto.
in provincia dell'Aquila: Avezzano, Carsoli, Oricola, Pereto, Pratola Peligna, Raiano e Sulmona.
In provincia di Pescara Alanno, Castiglione a Casauria, Manoppello, Pescara e Scafa.
In provincia di Teramo, Giulianova, Mosciano Sant’Angelo e Roseto degli Abruzzi.