ROMA Maxisconto sulle bollette di luce e gas dal prossimo primo aprile. L'Autorità per l'Energia ha aggiornato le tariffe per i consumatori sul mercato di maggior tutela e ha calcolato per il prossimo trimestre un calo del prezzo delle utenze domestiche che sfiora il 10%. Complici un inverno sostanzialmente mite e la riduzione dei prezzi sul mercato all'ingrosso dell'energia, sia a livello nazionale che internazionale, per la luce si pagherà l'8,5% in meno e per il gas addirittura il 9,9%. Percentuali che tradotte in euro significheranno, secondo l'Unione nazionale consumatori, un risparmio di 168 euro, 50 sulla luce e ben 118 sul gas. I conti più approfonditi dell'Autorità sui 12 mesi compresi tra il primo luglio 2018 e il 30 giugno 2019, ovvero sull'attuale trimestre oggetto di aggiornamento e i tre precedenti, indicano per una famiglia italiana tipo una spesa per l'elettricità di 565 euro e per il gas di circa 1.157 euro. Il risparmio rispetto ai picchi del 2018 ci sarà e rappresenterà, secondo il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, un segnale importante, con un impatto positivo soprattutto sulle famiglie più deboli. La spiegazione sta proprio nelle temperature della prima parte dell'anno, spiega il presidente dell'Autorità, Stefano Besseghini, e nelle «condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e paesi asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all'ingrosso». La diminuzione del prezzo del gas ha inciso anche sull'elettricità, che ha registrato una contrazione dei costi per l'approvvigionamento di oltre il 12%. In controtendenza invece gli oneri generali, che hanno subito una compensazione al rialzo del 3,72%. Ed è proprio su questa voce che, nonostante le buone notizie arrivate oggi, i consumatori invitano a riflettere. Gli oneri di sistema, denuncia la Federconsumatori, «sono vere e proprie tasse occulte, attraverso le quali gli utenti continuano a sostenere i costi per gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili, alle agevolazioni dirette alle imprese energivore». Secondo Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale, «il calo delle tariffe nel II trimestre è solo un fatto congiunturale, un evento dovuto all'innalzamento climatico. La diminuzione delle tariffe va resa strutturale e non legata a questioni di fortuna. Ad avviso di Adiconsum, non è più rinviabile la revisione della struttura tariffaria».