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Data: 28/03/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Regione, tagli agli stipendi dei consiglieri

L'AQUILA Circa 700 mila euro. A tanto ammonta la cifra che il consiglio regionale deve reperire per far sì che il nuovo istituto della surroga dei consiglieri nominati in giunta sia ad invarianza di spesa, ovvero non costringa l'organo a tirar fuori quattrini aggiuntivi per sostentare il suo funzionamento nonostante i cinque stipendi in più da corrispondere. Si apre, dunque, la strada dei tagli che oggi, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbe avere il via libera dell'Ufficio di presidenza composto da Lorenzo Sospiri (presidente), dai vice presidenti vicari Roberto Santangelo (Azione Politica) e Domenico Pettinari (Movimento Cinque Stelle), dai consiglieri segretari Sabrina Bocchino (Lega) e Dino Pepe (Partito Democratico).
Il parlamentino dovrebbe varare una delibera che sancirà i tagli. In particolare l'ipotesi di lavoro dovrebbe riguardare solo uno dei capitoli di spesa del Consiglio, ovvero quello che comprende le segreterie, le indennità, i costi dei gruppi, la parte più squisitamente politica. Su tre linee: i fondi per le spese di funzionamento e per il personale e le indennità di ciascun consigliere. La copertura della spesa di circa 700 mila euro (che tiene conto anche di eventuali surplus per gli incarichi che i consiglieri potrebbero ricoprire, ad esempio nelle commissioni) dovrebbe essere ripartita così: si dovrebbero tagliare di una soglia tra l'otto e il dieci per cento le spese di funzionamento per ogni gruppo; una riduzione significativa dei costi per il personale esterno (collaboratori e staffisti), dal presidente in giù, fino ai gruppi (ogni consigliere ha circa 53 mila euro a disposizione); un taglio di 1.000- 1.300 euro sullo stipendio di ciascun consigliere. Il piano, su cui vige ancora un certo riserbo, potrebbe subire modifiche all'esito del dibattito di oggi dell'Ufficio di presidenza, ma sostanzialmente dovrebbe muoversi su queste linee guida.
ALTRI ADEMPIMENTI
L'altro adempimento importante dei prossimi giorni è quello legato alla composizione delle commissioni. Oggi ci sarà un bilaterale tra il governatore Marco Marsilio e una delegazione della Lega da cui dovrebbe venir fuori l'orientamento dei salviniani che, come noto, puntano a ottenere almeno quattro delle cinque presidenze disponibili (la sesta, la Vigilanza, andrà ovviamente all'opposizione). Nel frattempo il Carroccio ha formalizzato come saranno ripartiti i propri consiglieri nei vari gruppi. In prima (Bilancio e Affari generali) andranno Di Gianvittorio, Quaresimale, D'Incecco e Di Matteo. In seconda (Territorio, Ambiente e Infastrutture) De Renzis, Quaresimale, Marcovecchio e Angelosante. In terza (Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive) Di Gianvittorio, Quaresimale, D'Incecco e Di Matteo. In quarta (Politiche europee) De Renzis, La Porta, Bocchino e Montepara. In quinta (Salute, sociale, cultura, lavoro) Angelosante, Di Gianvittorio, Quaresimale e Montepara. In Vigilanza Bocchino, Marcovecchio e La Porta.
IL DECRETO
Infine ieri il governatore Marsilio ha firmato il decreto che stanzia 4,5 milioni da destinare alla progettazione, sino al livello esecutivo, di interventi di mitigazione del rischio da frana e di mitigazione del rischio alluvionale. Le risorse programmate discendono dal Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico istituito dal Ministero per l'Ambiente in favore dei Comuni. Il decreto individua quali soggetti attuatori degli interventi di mitigazione del rischio da frana i Comuni stessi. Il governatore ha anche rivolto un appello a governo a Parlamento sulla rottamazione ter: «Ha escluso l'Abruzzo, causando disparità di trattamento».

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