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Pescara, 23/11/2024
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Data: 30/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Il sindaco tocca a Forza Italia: è Masci. Il vertice tra Salvini, Berlusconi e Meloni sblocca la scelta. La Lega cede Pescara agli azzurri. Mascia e Antonelli delusi

PESCARA Un vertice ad Arcore ha sbloccato la scelta del candidato del centrodestra. A correre per la carica di primo cittadino sarà Carlo Masci, consigliere comunale, nonché coordinatore provinciale di Forza Italia. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni hanno indicato lui come miglior candidato per riconquistare la piazza di Pescara, persa cinque anni fa a causa soprattutto di una spaccatura nel centrodestra. LA LEGA CEDE PESCARA. Ora, invece, la coalizione appare unità. Ieri sono bastate poche ore di riunione tra i leader della Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia per decidere il candidato alla Regione Piemonte e quelli dei 25 capoluoghi di provincia dove si voterà il 26 maggio. Berlusconi è riuscito ad ottenere molto più del previsto. La Lega ha fatto un passo indietro e ha ceduto la presidenza della Regione Piemonte e Pescara, nonostante Salvini abbia dichiarato un mese fa che «la candidatura del capoluogo adriatico verrà decisa dalla Lega, anzi il sindaco sarà della Lega». Al Carroccio va, invece, Firenze. Mentre Fratelli d'Italia avrà i candidati sindaci a Livorno, Ascoli, Pesaro e Cagliari . Il Carroccio aveva inviato a Roma tre curricula per consentire ai vertici nazionale la scelta di un candidato. I nomi erano quelli del consigliere Marcello Antonelli, passato la settimana scorsa da Forza Italia alla Lega, del neo consigliere regionale Vincenzo D'Incecco e della preside del D'Annunzio Donatella D'Amico. Forza Italia, invece aveva proposto, oltre a Masci, anche i consiglieri Luigi Albore Mascia ed Eugenio Seccia.
MASCI EMOZIONATO. «Per ora non voglio rilasciare dichiarazioni. Voglio aspettare l'ufficializzazione della mia candidatura». Sono le poche parole pronunciate ieri da Carlo Masci, dopo che si è sparsa la notizia della sua candidatura. Il consigliere, tuttavia, ha fatto trapelare la sua emozione per la scelta, anche se non può considerarsi una sorpresa. Già da alcuni giorni, infatti, circolavano indiscrezioni che indicavano un candidato di Forza Italia. E in pole position c'era proprio Carlo Masci, sostenuto dal coordinatore regionale Nazario Pagano e, rivelano alcune fonti, anche da alcuni dirigenti nazionali del partito. Masci comunque, oltre ad essere un noto avvocato del Foro pescarese, vanta una lunga esperienza amministrativa e nel campo della politica. È dal 1994 che siede tra i banchi del consiglio comunale; dal 1994 al 1998, venne nominato anche assessore durante la prima giunta Pace; incarico ricoperto anche dal 1998 al 2003. Nel 2008, fu eletto consigliere regionale e dallo stesso anno fino al 2014, ha ricoperto la carica di assessore della Regione. Masci si candidò a sindaco anche nel 2003, ma allora perse la sfida al ballottaggio con Luciano D'Alfonso. Registrò un insuccesso anche quando decise di candidarsi come deputato.
LE REAZIONI. I primi commenti sulla scelta di Masci sono arrivati appena si è sparsa la notizia. Il primo a parlare è stato il coordinatore regionale della Lega Giusppe Bellachioma, il quale ha confermato che la scelta è arrivata da Arcore nel vertice tra Salvini, Berlusconi e Meloni. «Nel nostro partito esistono soldati e i soldati rispettano gli ordini», ha affermato, «come sempre, faremo la nostra battaglia e aiuteremo il centrodestra a vincere. Faremo di tutto per mettere in campo una lista fortissima». «C'è molta soddisfazione da parte mia e di Forza Italia», ha fatto presente Pagano, «Masci è una figura di grande equilibrio, saggezza e competenza. Siamo convinti che il centrodestra vincerà questo appuntamento elettorale». Non hanno nascosto la loro delusione per non essere stati scelti sia Antonelli, che Mascia. «Mi aspettavo da 2-3 giorni una decisione del genere», ha commentato, «ma io non sono passato alla Lega per essere candidato. Ho lasciato Forza Italia, perché il partito non ha avuto mai un gesto di considerazione nei miei confronti, non sono mai stato convocato». «Mi dispiace perché non c'è stato un dibattito interno», ha rivelato Mascia, «io, comunque, sono un soldato. Da domani farò la campagna elettorale per Forza Italia».

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