«Mio papà dice che andrò all'inferno perfino la Lega è più avanti sui diritti»
«Quando mi sono separata, mio padre mi disse che sarei andata all'inferno. E da quel momento non ha più voluto vedere i miei 4 figli. Anzi, mi assicurò che sarei finita tra le fiamme».
Invece Maria Gandolfini, 36 anni, si trova qui a Verona, alla contromanifestazione, e c'è anche un bel sole.
«Sì, per me era giusto partecipare. Per anni sono stata succube di mio padre: un dittatore. Ma non solo come me».
E con chi?
«Noi siamo sette figli adottati, ci ha sempre nascosto perché ci avesse adottato a tutti. Mi ha fatto vivere nell'incubo per una vita, e tante cose non posso raccontarle, ma alla fine mi sono ribellata. Ma ora sono senza lavoro».
E perché?
«Era la sua segretaria. Ma quando ho deciso di lasciare mio marito, mi ha licenziato. Così. Su due piedi. In queste ore sto provando a contattarlo, ma non mi vuole sentire, si rifiuta di vedermi».
Lei lo sta attaccando in ore molto delicate, si sarà arrabbiato.
«Eh, no! Io sono sempre stato coerente».
Tra poco è atteso l'arrivo di Matteo Salvini: le piace il leader della Lega?
«Sicuramente è più avanti di mio padre sui diritti delle donne. E questo lo apprezzo. Come non dispiacciono nemmeno le posizioni dei grilli».
Dei grilli?
«Sì dei grillini, loro insomma. Io non mi intendo di politica».
Chi voterà alle Europee?
«Non lo so forse non voterò. La verità è che tutti i partiti sono moderni rispetto alle idee di mio padre, che mi augura di finire all'inferno».
Il padre Massimo Gandolfini «Macché, libera di avere le sue opinioni anche se sono molto diverse dalle mie»
«Ah, lo vede? Siamo in una democrazia. Anche mia figlia può dire quello che vuole, anche di suo padre. Anzi, ecco: questa è la dimostrazione che non sono un fascista. E viva la libertà di espressione».
All'ora di pranzo, tutti cercano Massimo Gandolfini, leader del Family day, ma nessuno vuole chiedergli cosa pensa della 194 (ne ha già parlato, ed è risaputo: crede che l'aborto sia un delitto, tanto da stimare la lista delle vittime in Italia) e nemmeno di Matteo Salvini, grande ospite di questa seconda giornata del congresso. Però l'attrazione per le telecamere e i taccuini per lui è comunque fatale.
«Ancora su Maria, mia figlia? Basta!».
Però Gandolfini sta montando una discreta polemica. La considera una figlia ingrata, una franca tiratrice o cosa altro?
«La considero una figlia. Che può avere la sua opinione. Anche se è molto diversa dalla mia».
Sua figlia ha detto che lei è un maschilista e che questo evento non rispetta le donne.
«Mia figlia e suoi fratelli sono persone libere. Ma vedete?».
Cosa?
«C'è un'informazione che parla solo di queste cose, della mia vita personale».
Lei è un personaggio pubblico. Vi siete sentiti in queste ore?
«No. Penso che abbia sentito mia moglie, la madre, non lo so».
Esige un chiarimento o non la farà più entrare a casa?
«No».
Vi rivedrete a Pasqua per un bel pranzo in armonia?
«Questi saranno fatti miei? Allora vogliamo parlare delle nostre idee a sostegno della famiglia, per favore?».
S. Can.