Mentre in città si discute dei problemi di carattere amministrativo (vedi mercato del sabato e semaforo di via XX Settembre) il Pd avezzanese non dimentica i problemi più generali. Il segretario del Pd di Avezzano, Giovanni Ceglie, ed Aurelio Cambise, quest'ultimo del direttivo, notano come siano passati più di tre mesi dalla richiesta della Regione Abruzzo a Trenitalia di introdurre una nuova coppia di treni nella tratta Avezzano-Pescara e viceversa (la mattina da Avezzano alle ore 9 e 20 con cambio a Sulmona e la sera da Pescara alle ore 19 e 16 con cambio a Sulmona) «ed ora, con la nuova Giunta regionale, non vorremmo che si verificasse una amnesia permanente. Non vogliamo assolutamente che le nostre aree interne vengano isolate dalla costa adriatica e mortificate in questo modo. Non si capisce perché treni, che in passato ci sono sempre stati, siano stati eliminati fino al punto di dover viaggiare soltanto con vettori privati su gomma in autostrada. Questi servizi vanno bene, ma non possono sostituirsi in toto a quelli ferroviari. Sono soltanto complementari, anche perché occorrono prenotazioni e si va incontro a disagi vari per poterli rincorrere, col rischio che non si possa viaggiare, quando i posti siano esauriti. E non si dica che non ci sono utenti, perché Trenitalia ha pubblicato delle statistiche che dichiarano l'aumento dei viaggiatori, nonostante i tagli effettuati. Urgono, invece, lavori di manutenzione e di ammodernamento continui sulla tratta ferrovia Pescara-Roma, rimasta indietro di decenni e decenni. Da ultimo, l'Abruzzo, ed in modo particolare la Marsica, hanno bisogno di una Zes funzionale. Civitavecchia è un porto della rete trans-europea dei trasporti e la Zes Abruzzo può collegarsi con essa perfettamente. La Zes, nella trasversalità, favorisce lo sviluppo del traffico delle merci, e anche delle persone, tra i due mari (Tirreno-Adriatico) e la penisola Iberica da una parte e i Paesi Balcanici dall'altra. Da qui la necessità dell'accorpamento dei porti di Pescara, Ortona e Vasto al porto di Civitavecchia. L'interporto di Manoppello e l'autoporto di Avezzano sono collegati con la ferrovia e potrebbero finalmente servire per l'uso appropriato di cui stiamo parlando. Solo in questa prospettiva possiamo sperare che le nostre aree interne possano riaversi dall'abbandono e dalla mortificazione in cui sono cadute a causa dei continui tagli e talvolta dell'eliminazione indiscriminata dei servizi, anche fondamentali».