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Data: 03/04/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, Lega in campo al fianco di Fs

ROMA La Lega torna in campo su Alitalia. Di fronte all'inerzia del ministero dello Sviluppo a guida Luigi Di Maio (M5S), titolare finora del dossier, che ha costretto Fs a muoversi da solo, Matteo Salvini ha deciso di intervenire schierando Armando Siri. Per la tarda mattinata di oggi, il sottosegretario ai Trasporti ha convocato i commissari Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo per fare il punto sulla situazione, ormai nella sua fase cruciale. Con una lettera dello scorso week end, Gianfranco Battisti, anche per conto di Delta Airlines, ha chiesto una proroga del termine al 31 maggio per definire l'offerta a seguito della composizione dell'azionariato di New Alitalia, del prezzo, del piano industriale. Ma ieri in mattinata, nel corso di una conference call fra i commissari e la struttura tecnica del Mise, sarebbe prevalso un orientamento diverso, per una proroga più breve, vale a dire fino al 30 aprile. Nelle prossime ore, la lettera di risposta, rifinita dal professor Andrea Zoppini, sarà recapitata a Battisti che nella richiesta di altri due mesi rispetto alla scadenza del 31 marzo, ha fatto riferimento alle interlocuzione in corso con Delta Airlines che è il partner strategico individuato, con cui sta concordando la quota. Poi Fs vuole coinvolgere altri partner privati con cui ha in corso negoziati.
OPERAZIONE DI MERCATO
In più il governo ha ufficialmente aperto alla possibilità di convertire parte del prestito statale da restituire entro il 30 giugno a condizioni di sostenibilità finanziaria e compatibilità con le regole europee. Quando tutti i tasselli saranno al loro posto, Fs e Delta assieme agli altri alleati dovranno sottoscrivere un accordo di investimento che terrà conto del piano industriale, sul presupposto che tutti i soggetti condividano il business plan. Peraltro, per il completamento della due diligence confirmatoria sarebbero in arrivo ulteriori documenti riferiti al rendiconto 2018. Documenti necessari per finalizzare l'offerta. Del resto, l'ad di Ferrovie ha più volte ripetuto di voler portare a termine un'operazione di mercato.
Naturalmente Battisti non lamenta l'assenza della politica in quanto lettera tecnica, lascia però intendere che Fs, Delta e Mef potrebbero già raggiungere una quota del 60% nella Newco con un 40% ancora inevaso. E' vero che ci sono negoziati avanzati con qualche soggetto, ma ancora preliminari. Tutte le società dell'area pubblica sondate si sono tirate fuori. E ciò è prova che sarebbe mancata quell'energica iniziativa politica promessa da Di Maio per persuaderle ad assumere una quota in un'operazione di sistema, magari in attesa di trovare partner stabili.
In questo vuoto di iniziativa, la Lega muove in contropiede per recuperare in extremis la situazione creando una nuova contrapposizione con l'alleato di governo. Così Siri, che di Alitalia si era interessato fino all'autunno 2018, quando Di Maio decise di assumere la guida del rilancio, ridiscende in campo. Nei primi colloqui avuti, il sottosegretario ha voluto fare chiarezza sulla indiscrezioni: la Lega non tifa per Lufthansa, non ha intenzione di rimettere in gioco il gruppo tedesco che ha una strategia inapplicabile: spezzatino e 5 mila tagli. La Lega, insomma, punta a trovare al più presto una soluzione che restituisca una compagnia aerea all'Italia.

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