Rinviata al prossimo 8 maggio la discussione dei ricorsi al Tar Abruzzo presentati per chiedere la "revisione" della distribuzione dei seggi all'interno del nuovo consiglio regionale abruzzese. Alla base dei rinvii, come si è appreso, vi sarebbero dei difetti di notifica alle parti.Sono quattro, al momento, i ricorsi al Tar per chiedere l'annullamento del verbale dell'Ufficio elettorale centrale con il quale sono stati proclamati gli eletti. Il primo è il ricorso presentato da quattro candidati delle liste a sostegno di Giovanni Legnini (Luciano D'Amico, Donato Di Matteo, Pierpaolo Pietrucci e Franco Caramanico), che chiedono la riattribuzione di due seggi dati al Movimento 5 Stelle che, rispetto alla coalizione di Legnini, ha preso circa 70mila voti in meno). Il secondo lo hanno presentato Emilio Iampieri (Fi) e Gianni Bellisario che chiedono una la rivalutazione dei resti (con conseguente riattribuzione dei seggi). Se accolto, uscirebbero Mauro Febbo (FI) e Daniele D'Amario (che è entrato al suo posto in consiglio dopo la nomina di Febbo ad assessore), e Roberto Santangelo (Azione politica). C'è poi il ricorso di Lucia Ottavi (Fi), e quello dell'ex assessore Lorenzo Berardinetti. A questi si aggiunge quello di tre elettori della Marsica, che oltre che sollecitare la rivisitazione dei seggi, in subordine chiedono l'annullamento delle elezioni.