L'AQUILA«La mancata ricostruzione della scuola è un'occasione persa per la comunità». Lo afferma Miriam Del Biondo, segretario generale Flc Cgil L'Aquila.«La ricostruzione pubblica è ben lontana dalla sua realizzazione. La ricostruzione del patrimonio dell'edilizia scolastica rappresenta la grande assente del piano di rinascita della città e del territorio. Ricostruire la scuola doveva essere una priorità sociale per i nostri amministratori, perché la scuola, integrata in un progetto sociale di città, delinea e partecipa alla definizione della comunità. L'inspiegabile volontà di non ricostruire le scuole», sostiene Del Biondo, «nonostante ci fossero le risorse, come ci ricordava qualche giorno fa la commissione Oltre il Musp, che in questi anni ha portato avanti un progetto partecipato di cittadinanza attiva per la ricostruzione del polo scolastico di Sassa, rappresenta un fallimento prima di tutto sociale e l'occasione mancata per ripensare alla definizione stessa di città. La Flc Cgil L'Aquila, che in questi dieci anni ha partecipato ad arginare le conseguenze della mancata ricostruzione dell'edilizia scolastica in termini di perdita di iscrizioni (solo quest'anno in Abruzzo si perdono quasi 1800 iscrizioni, 373 nella sola provincia dell'Aquila) e di organici insieme alla tenuta della comunità cittadina, esprime la propria indignazione per il persistere, a distanza di dieci anni, di una situazione ancora post-emergenziale che vede la maggior parte delle nostre scolaresche ancora nei Musp che convivono con edifici non sicuri, non più adeguati alla didattica innovativa».«In questo senso, ricostruire le scuole in città poteva permettere ai suoi futuri cittadini e cittadine di essere competitive e di agire un sapere e una conoscenza che necessitano di strutture adeguate. Abbiamo visto alcuni giorni fa le immagini di una scuola post-sisma, con ampi spazi, colorata e bella. Abbiamo ascoltato la testimonianza di genitori che affermano di sentirsi sicuri nel tenere i loro figli le loro figlie in quell'edificio. Peccato che si sia omesso di dire che quell'edificio è un Musp e che la scuola che ospita, simbolo della città, non tornerà mai in centro, dove invece sono tornati due edifici di altrettante scuole private, di natura religiosa. Gli unici a essere ricostruiti. Ci sono ormai due generazioni di scolari e scolare che non hanno conosciuto una scuola vera e genitori che paradossalmente e comprensibilmente confondono i Musp con le scuole vere e, anzi, li prediligono perché sono sicuri».
Oggi, alle 10, manifestazione di Cgil, Cisl e Uil all'Auditorium del Parco sul tema: "Territori aperti: territori, lavoro e conoscenza". Interverranno i segretari generali, rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. I sindacati annunceranno progetti e iniziative messi in campo per aiutare il rilancio economico ed occupazionale dei territori colpiti.