PESCARA Non c'è ancora accordo nel Pd sul candidato sindaco. Dopo il ritiro dell'avvocato Carmine Ciofani sembrava che il partito potesse convergere sul nome dell'ex assessore regionale Marinella Sclocco, aprendo così le porte a un'intesa con i partiti di sinistra. Ma ieri lo scenario è apparso di nuovo a tinte fosche. Alcuni esponenti dem si sono precipitati a dichiarare che la situazione è tutt'altro che risolta e che il nome della Sclocco non creerebbe unità all'interno del partito e non sarebbe gradito nemmeno ad alcune liste civiche. Da qui l'idea di rilanciare la proposta dell'assessore Giacomo Cuzzi.
ZINGARETTI INVIA 2 DONNE. È questa la situazione che si troveranno a dover affrontare le due dirigenti del partito inviate dal segretario nazionale Nicola Zingaretti a Pescara districare l'enorme matassa della scelta del candidato sindaco del centrosinistra. Le dirigenti dovrebbero essere Marina Sereni, responsabile nazionale degli enti locali dei dem e Paola De Micheli, vice di Zingaretti. Saranno a Pescara lunedì per cominciare a sondare il parere di assessori e consiglieri comunali, per poi passare ai segretari regionale, provinciale e comunale.
I NOMI DIVENTANO DUE. Marinella Sclocco continua ad essere in pole position per la scelta, ma ieri le sue quotazioni sono scese lievemente. Alcuni esponenti del partito non sono d'accordo nel candidare l'ex assessore regionale e propongono, in alternativa, Giacomo Cuzzi. A sostenere l'assessore comunale sarebbe l'area dem vicina all'ex deputato Antonio Castricone.Inoltre su Sclocco, è l'interpretazione di alcuni, non sarebbero intenzionati a convergere alcune liste civiche che hanno sostenuto Giovanni Legnini alle regionali. Il Pd, comunque, appare ancora diviso. Una spaccatura che interessa soprattutto l'area zingarettiana. Intanto, ieri sera è circolata la voce che la riunione della direzione provinciale del Pd, in programma oggi pomeriggio, sarebbe stata rinviata.
APPELLO A TEODORO. A questo punto l'obiettivo è cercare di recuperare anche Gianni Teodoro che nei giorni scorsi ha annunciato di correre da solo alla carica di sindaco con la sua lista civica. Un appello in tal senso è giunto ieri dalla consigliera Leila Kechoud. «Nel prendere atto positivamente», ha scritto in una nota, «della decisione presa dalla segreteria regionale del Pd di assumere l'iniziativa per il rilancio della coalizione larga, con il supporto della segreteria nazionale, riteniamo fondamentale che tutte le forze che hanno sostenuto la candidatura di Legnini alle regionali siano pienamente coinvolte e partecipi». «Invitiamo dunque la Lista Teodoro e le altre espressioni civiche che hanno abbandonato il tavolo», ha affermato, «a tornare riprendendo il filo del dialogo. Bisogna ripartire dall'identikit e dal profilo di candidato sindaco che era stato condiviso nel tavolo prima che prevalessero veti e forzature». Infine da registrare le precisazioni giunte dai segretari provinciale e comunale Enisio Tocco e Moreno Di Pietrantonio dopo le le dichiarazioni del responsabile regionale Renzo Di Sabatino, il quale mercoledì ha sostenuto che «l'unico organo abilitato ad esprimere una posizione ufficiale è la segreteria regionale». «Ringrazio il segretario regionale», ha commentato Tocco, «per questa precisazione rispetto ad un'interpretazione mediatica che non corrisponde affatto al percorso di lavoro finora condiviso insieme». Mentre Di Pietrantonio ha assicurato che «non c'è stato nessun commissariamento» del partito provinciale e cittadino».