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Pescara, 23/11/2024
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Data: 06/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Lolli: «Ripartiamo da zero per la scelta del sindaco». Appello dell'ex presidente di Regione, referente di Zingaretti, al Pd pescarese. Ieri nuovo giro di consultazioni, Di Sabatino ha ascoltato i consiglieri e i partiti

PESCARA Per trovare un candidato sindaco gradito a tutti «bisogna azzerare tutto e ripartire da capo». È una sorta di appello a cambiare rotta quello lanciato ieri dall'ex presidente facente funzioni della Regione Giovanni Lolli. Le sue parole hanno un grosso peso, non solo per sua alta figura politica ed istituzionale ricoperta nel corso della sua carriera, ma perché è il capolista di Pescara nell'assemblea nazionale di Piazza Grande, l'area che fa capo a Nicola Zingaretti. Per questo suo ruolo è considerato in pratica come il referente del segretario nazionale del Pd in Abruzzo. E sarà lui, sicuramente, il punto di riferimento principale, quando lunedì prossimo arriveranno a Pescara le due dirigenti del Pd, Marina Sereni responsabile degli enti locali del partito e Paola De Micheli vice di Zingaretti, incaricate dal segretario nazionale di sbrogliare la matassa che impedisce la scelta del candidato sindaco. L'appello di Lolli è arrivato proprio nel giorno in cui il segretario regionale Renzo Di Sabatino e quello provinciale Enisio Tocco hanno avviato un giro di consultazioni a livello locale. Ieri sono stati sentiti i consiglieri comunali e i rappresentanti degli altri partiti di centrosinistra. Un lavoro preliminare in attesa di fare il punto lunedì con le due dirigenti che arriveranno da Roma. I nomi in campo, per ora, sono sempre quelli dell'ex assessore regionale Marinella Sclocco su cui puntano Mdp-Articolo uno, Sinistra italiana e una parte del Pd e l'assessore comunale Giacomo Cuzzi sostenuto, in particolare, dai dem considerati vicini all'ex deputato Antonio Castricone.«Io penso che bisogna ripartire», ha detto Lolli, «questo è ciò che ha chiesto anche Di Sabatino. Va azzerato tutto ripartendo dalla persona che fa la più alta unità. È ciò che abbiamo fatto per le elezioni regionali. Bisogna ricordare che tra Giovanni Legnini e Marco Marsilio c'erano 7 punti di differenza a Pescara, una grandezza colmabile». «La mia proposta», ha aggiunto, «è ripartire senza pregiudiziali, chiedendo a tutti di fare una sforzo rinunciando al proprio punto di vista consolidato per rimettere la palla al centro. In questo modo dobbiamo trovare la figura per la quale c'è la più alta convergenza e sarà quella su cui dovremo puntare». «Sono stati fatti vari nomi, poi ritirati e poi rifatti e anche lo stesso sindaco uscente», ha affermato Lolli, «ora si riparta da zero e nel giro di tre o quattro giorni ascoltando tutti dovremmo giungere a una conclusione». «L'atteggiamento del Pd», ha osservato, «deve essere quello di mettersi a disposizione di questo percorso. Senza pregiudiziali, ripeto e ciò vuol dire che la candidatura potrà essere del Pd o non potrà essere del Pd. Ripartiamo come abbiamo fatto in altre situazioni analoghe in Italia, sicuramente ci è stato utile chiedere un aiuto al partito nazionale, ai miei tempi succedeva spesso. Utile perché si avrà un punto di vista più distaccato e maggiore serenità. Del resto, queste sono le cose che chiede il segretario regionale che io sostengo e su cui mi trovo d'accordo». Sulla ricerca di un candidato sindaco ieri è intervenuto anche il coordinatore regionale di Piazza Grande Andrea Catena. «Rilancio l'appello che il coordinamento provinciale di Piazza Grande ha rivolto ieri (giovedì, ndr) alle liste civiche e, in particolare, alla Lista Teodoro perché tornino a far parte pienamente del tavolo di coalizione di centrosinistra per le elezioni comunali», ha spiegato, «un appello necessario che ieri è stato lanciato nel profluvio ormai quotidiano di dichiarazioni personali, non sempre opportune, nonostante il saggio invito del segretario regionale del Pd».«Un appello», ha continuato, «che è pienamente nella linea concordata con la segreteria nazionale del partito. Segreteria che ci ha chiesto di cambiare passo e metodo per costruire anche a Pescara quel centrosinistra largo, aperto al civismo. Occorre mettere fine alle polemiche, ai veti e alle pregiudiziali per ripartire da capo e in tempi rapidi giungere a una conclusione positiva del lavoro politico avviato per individuare un candidato sindaco condiviso e che unisca la coalizione più larga possibile».

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