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Pescara, 23/11/2024
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Data: 07/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Politica regionale - Tutti salgono sul Carroccio della Lega. Bellachioma, Giuliante e D'Eramo accolgono Di Stefano. E su Montesilvano fanno man bassa: 9 consiglieri e 3 assessori

PESCARA La risposta della Lega al resto del centrodestra e in particolare a Forza Italia per lo smacco di Pescara è perentoria oltre che consistente. Giuseppe Bellachioma, segretario politico del Carroccio, affiancato dai suoi pretoriani, Luigi D'Eramo e Gianfranco Giuliante, convoca una conferenza stampa a Pescara, riempie i cento posti del museo Vittoria Colonna e spara una raffica di munizioni. È la sua prova di forza indirizzata agli azzurri di Nazario Pagano.
NOVE PIÙ TRE. Comincia Giuliante che annuncia il passaggio definitivo alla Lega di 9 consiglieri e 3 assessori di Montesilvano. Quindi prende la parola D'Eramo che si commuove presentando il pezzo forte della giornata, Fabrizio Di Stefano, salito anche lui sul Carroccio dopo essere stato bistrattato da Pagano e dal suo leader, Silvio Berlusconi. E chiude Bellachioma, applaudito a scena aperta e incalzato dalle donne leghiste oltre che da aspiranti salviniani con i curricula in tasca.«Tutti vogliono entrare nella Lega», confessa più tardi, a conferenza finita, il segretario rosetano, mentre Di Stefano si concede a selfie e abbracci, dopo che D'Eramo, sempre più commosso, gli ha appuntato sul risvolto della giacca il simboletto d'oro del partito che ritrae Alberto da Giussano con la spada sguainata. Un passo indietro.
PER ORA. «Il resto del centrodestra? Non esiste più», esordisce Giuliante, riferendosi (per ora) a Montesilvano e poi, quasi senza respirare, pronuncia di seguito i nomi di chi è saltato sul Carroccio nella terza città d'Abruzzo dove il candidato di centrodestra alle amministrative di maggio è il neo leghista Ottavio De Martinis che Bellachioma chiama sul palco insieme al candidato sindaco di Giulianova, Pietro Tribuiani, anche lui leghista e insindacabile, rimarca il segretario.
OLTRE LO SMACCO. Sì, è la risposta malcelata allo smacco di Pescara dove il candidato deciso a Roma sarà il forzista Carlo Masci. Ma passano alla lega Angelita Palumbo, Adriano Tocco, Corrado Di Battista, Barbara Di Giovanni, Valentina Di Felice, Danilo Palumbo, Gabriele Di Stefano, Anthony Aliano ed Enea D'Alonzo, cioè i due terzi della maggioranza a Montesilvano, insieme agli assessori Deborah Comardi ed Ernesto De Vincentiis, oltre che De Martinis. Ma è solo l'inizio: il resto accadrà tra poco a Pescara. Mentre Di Stefano è già stato in coronato responsabile degli enti locali, un ruolo chiave che svolgerà di concerto con l'assessore regionale Piero Fioretti, il terzo pretoriano di Bellachioma.
GIÀ SALVINIANO. L'ex deputato si emoziona e si esalta. Sposa le idee di Salvini e, come se fosse un giuramento di fedeltà, dice: «Mi rivedo in Matteo Salvini perché ha dimostrato di prendere decisioni coraggiose, come la sua partecipazione al congresso della Famiglia. Lui piace perché ricorda, più che un politico classico, una persona comune: vita tranquilla, ritorno al valore della famiglia con il concetto cardine di madre e padre e non di genitore 1 e genitore 2».
E ANCORA. «Questi sono anche i miei ideali che mi hanno spinto a fare politica da sempre ed oggi di sposare le battaglie della Lega e non di scegliere, come molti avevano scommesso, di candidarmi alle Europee o alla Regione, soltanto per avere un posto. Entro nella Lega per le loro idee che sono anche le mie. Ringrazio Bellachioma, che conosco da più di un anno, perché si era speso per me già durante le regionali. Nella Lega», conclude l'ex forzista, «ritrovo i vecchi amici: D'Eramo, che mi onora, e Giuliante. Riprendo un percorso da militante e accetto con piacere di dare il

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