ROMA Si è dimezzata la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza: per adesso solo un avente diritto su due ha richiesto il bonus dei grillini. Sono 806.878 le domande già caricate sulla piattaforma dell'Inps che andranno in pagamento tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, a patto che vengano ritenute idonee. Per il sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi corrispondono a una platea di 2,5 milioni di beneficiari reali. «Aver raggiunto 2,5 milioni di persone in poche settimane per noi è un ottimo risultato. Probabilmente qualcuno non avrà i requisiti e verrà scartato dall'Inps. Ma il punto è un altro. Il reddito di cittadinanza è un riattivatore sociale che punta a ridare dignità a chi vive in povertà», spiega a Il Messaggero il sottosegretario di via Fornovo. Resta il fatto che nella relazione tecnica di accompagnamento al decreto con cui è stato introdotto il cavallo di battaglia pentastellato si parlava di 4,9 milioni di beneficiari potenziali per 1,7 milioni di nuclei complessivi.
BASSO GRADIMENTO
All'appello mancano dunque 2,4 milioni di cittadini. A questo punto l'obbiettivo del M5S è di riuscire a raggiungere almeno l'85 per cento di coloro che sulla carta hanno diritto al bonus, ovvero 4 milioni di persone: per tagliare il traguardo servono almeno cinquecentomila domande (i gialloverdi due mesi fa avevano previsto in entrata circa 1,3 milioni di richieste complessive). Mentre entra nel vivo la campagna elettorale per le Europee di maggio, e s'intensifica il braccio di ferro sulle misure simbolo ancora da varare di pentastellati e leghisti, a incominciare dalla flat tax, i riflettori rimangono accesi pure su quelle già avviate, a incominciare proprio da un reddito di cittadinanza evidentemente in crisi di risultati.
LA FOTOGRAFIA
Delle 806.878 domande per il sussidio che risultano caricate sulla piattaforma dell'Inps, un terzo arriva dalla Campania (137.000 richieste) e dalla Sicilia (128.000). Oltre 78.000 quelle totalizzate nella sola Napoli, ovvero più di quelle pervenute dall'intera Lombardia, a quota 71.310. Per il sottosegretario dei Cinquestelle Claudio Cominardi questo però è già un ottimo risultato: «Il reddito di cittadinanza è uno strumento che nasce innanzitutto per combattere il lavoro sommerso. Aver fatto registrare numeri simili in aree in cui il lavoro nero è molto diffuso è un segnale positivo. Ci aspettiamo che le adesioni continuino a crescere». Il Lazio conquista il terzo gradino del podio con 73.861 domande prese in carico dall'Inps. Solo 56 mila per la Calabria. Dal Piemonte ne sono arrivate finora 45.876. Ventisettemila dal Veneto. Meno di ventimila dalla Liguria. Sotto le diecimila quelle giunte per adesso da Friuli Venezia Gulia, Basilicata e Umbria. Appena mille quelle dell'Alto Adige: da Bolzano sono pervenute 356 domande, da Roma 50.840.
POCHI GIOVANI
Le domande provenienti da under 25 si contano sulle dita delle mani: ammontano al 3 per cento di quelle totali. Quelle avviate da cittadini under 40 risultano essere il 26 per cento. Anche i bonifici in arrivo tra la fine di aprile e l'inizio di maggio saranno meno del previsto. Solo dieci giorni fa il ministero del Lavoro aveva annunciato entusiasta che le domande presentate a marzo avevano superato quota 850 mila e che i beneficiari coinvolti erano 2,8 milioni. Ma ora dal nuovo conteggio emerge che quelle caricate dall'Inps, a cui verrà versata la prima mensilità tra venti giorni, sono inferiori, ossia 806 mila, equivalenti a trecentomila beneficiari in meno rispetto ai 2,8 milioni sbandierati alla fine di marzo da via Fornovo. La buona notizia è che le risorse stanziate per dare alla luce il bonus, 7,1 miliardi di euro, di cui circa un miliardo per il potenziamento dei centri per l'impiego e delle altre strutture coinvolte dalla riforma del welfare di marca Cinquestelle, di questo passo non rischiano di esaurirsi anzitempo, costringendo il governo a reperirne di nuove per tenere in vita il sostegno. Quella cattiva, per i pentastellati, è che il salvadanaio del reddito di cittadinanza ancora mezzo pieno getta un ombra sull'efficacia del loro cavallo di battaglia in una fase delicata.