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Pescara, 23/11/2024
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11/04/2019
Molise web
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"Come è noto - spiegano i sindacati - il trasporto locale rientra tra i servizi pubblici essenziali cofinanziati dalla fiscalità generale e, nello specifico, il trasporto pubblico fruisce di finanziamenti derivanti dallo Stato attraverso il Fondo nazionale trasporti e da finanziamenti locali attraverso i quali le regioni cercano a fatica di integrare quanto ricevuto dallo Stato. Nel corso degli ultimi anni queste risorse si sono sensibilmente contratte sia per le riduzioni attuate sul citato Fondo nazionale trasporti dai vari Governi nazionali che si sono avvicendati, che per quelle di ambito regionale. Oltretutto a queste riduzioni vanno aggiunte le ulteriori penalizzazioni di risorse applicate dal Governo nazionali alle regioni inadempienti in termini di efficientamento dei servizi di trasporto locale, e il Molise rientra tra le cosiddette regioni inadempienti e assoggettabili a penalizzazioni aggiuntive di risorse. E come se non bastasse, ora purtroppo si prospetta una nuova e più pesante scure in grado di determinare un vero e proprio collasso per il trasporto pubblico locale molisano". La legge di bilancio 2019, approvata dal Parlamento italiano, ha accantonato infatti, dichiarandoli indisponibili, due miliardi di euro provenienti da vari capitoli, allo scopo di riequilibrare probabili sbilanciamenti degli andamenti tendenziali di finanza pubblica in funzione dei dati reali sul deficit e sul Prodotto Interno Lordo che a quanto pare risultano assai diversi rispetto alle previsioni ottimistiche formulate ad inizio anno dal Governo. "E in questo accantonamento prudenziale di due miliardi di euro da destinare al Fondo di salvaguardia di conti pubblici dello Stato, - continuano i sindacati - sono inclusi 300 milioni di euro derivanti dal Fondo nazionale trasporti che, come detto, serve a finanziare il trasporto pubblico locale delle regioni a statuto ordinario". Per quanto riguarda invece il Molise si prevede un taglio di oltre due milioni di euro su treni ed autobus. "In relazione alla percentuale di ripartizione pari allo 0,71% attribuita storicamente alla Regione Molise e rapportandola ai 300 milioni di accantonamento si potrebbe determinare nel corso dell'anno un taglio di risorse pari a oltre due milioni di euro senza averlo peraltro previsto nel bilancio regionale. Ciò significherebbe inevitabilmente - spiegano - minori entrate per onorare contratti di servizio in corso del trasporto pubblico locale ai quali la Regione dovrebbe far fronte riducendo le corse dei treni e degli autobus o aumentando sensibilmente le tariffe dei mezzi pubblici. Uno scenario davvero preoccupante per un settore che, soprattutto in Molise, come più volte denunciato dai sindacati, già sconta pesanti difficoltà e una qualità davvero indecorosa nella condizione dei servizi offerti ai cittadini. Peraltro a lanciare questo grido d'allarme sono già intervenuti anche i sindacati nazionali di categoria oltre che la stessa Conferenza delle Regioni, che in un documento approvato il 4 aprile 2019 dalla Commissione infrastrutture ha chiesto al Governo di individuare i capitoli di spesa alternativi sui quali accantonare la somma complessiva di 300 milioni di euro".
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