ROMA Nessuna manovra di correzione dei conti, flat tax sì ma solo se progressiva. E soprattutto nessuna patrimoniale. Il ministro Giovanni Tria, intervenendo da New York alla trasmissione Mezz'ora in più al termine dei lavori primaverili del Fondo monetario, ha dato alcune indicazione sulla linea che intende seguire. In particolare su un eventuale tassazione patrimoniale il ministro è stato piuttosto esplicito: «Non c'è il rischio, io personalmente e concettualmente sono molto contrario», ha detto spiegando che questo tipo d tributo «avrebbe un impatto distruttivo su crescita e consumi» e concludendo che «solo parlarne crea una tale incertezza che fa un danno forte all'economia».
Intanto il reddito di cittadinanza è pronto per debuttare davvero. Oggi l'Inps comunicherà a Poste Italiane il numero delle domande accolte, con le somme da accreditare sulle card. Sulla rampa di lancio ci sono 800 mila tessere magnetiche, ma alla fine del mese ne verranno distribuite molte meno: a fronte dei numerosi stop in arrivo, saranno circa 600 mila i nuclei che a maggio potranno utilizzare la prepagata. Ovvero molti meno di quanti si aspettavano i grillini. Una richiesta su quattro infatti è stata respinta. Le bocciature hanno colpito soprattutto le istanze trasmesse tramite gli uffici postali e il canale online, che a differenza di quelle inviate attraverso i Caf non sono state sottoposte a un controllo preventivo dei requisiti. Il tasso di rifiuto ha così ristretto ulteriormente la platea dei beneficiari, già meno estesa delle attese a causa delle poche adesioni, risultate a marzo inferiori al previsto. Il ministro Luigi Di Maio è subito corso ai ripari. Sabato ha annunciato che i soldi che avanzeranno (per quest'anno sono stati stanziati 5,6 miliardi di euro) verranno redistribuiti per sostenere le famiglie con figli. «Alla luce delle stime di questi giorni, rimarrà qualche centinaio di milioni di euro», ha chiarito il vicepremier pentastellato. Pure i bonifici saranno meno consistenti di quanto speravano gli aspiranti al reddito di cittadinanza.
L'OBIETTIVO
Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, in un'intervista al Corriere della Sera, ha affermato che in media verranno caricati sulle card in uscita ad aprile 520 euro per nucleo, una somma inferiore ai 780 euro promessi in partenza. Le domande per il sussidio trasmesse a marzo risultavano essere 806 mila la scorsa settimana. Di queste 137 mila provengono dalla Campania, 128 mila dalla Sicilia e quasi 74 mila dal Lazio. L'obbiettivo dei pentastellati è di coinvolgere con la loro misura chiave 1,3 milioni di nuclei, ovvero attorno ai 4 milioni di cittadini complessivi. Un obbiettivo difficile da centrare anche alla luce delle domande che sono state respinte in questi giorni dagli uomini di Pasquale Tridico: a conti fatti i nuclei che questo mese otterranno la card del reddito di cittadinanza saranno solo 600 mila, la metà di quelli che il M5S contava di raggiungere. Il tasso di rifiuto, stando alle stime dell'Inps, si aggira attorno al 25 per cento. A non passare i controlli sono state soprattutto le pratiche trasmesse dagli uffici postali, dove l'idoneità dei richiedenti non veniva sottoposta a un primo screening. In Lombardia (quarta in graduatoria per numero di istanze) le domande non filtrate sono state a marzo 31.946 sulle 71 mila totali. Nel Lazio le richieste arrivate il mese scorso dagli uffici postali sono state 20.689. In Piemonte e in Liguria vanno per la maggiore le domande prive del bollino dei Caf, che diversamente dagli uffici postali verificano al momento della presentazione della domanda che il cittadino sia effettivamente in possesso dei principali requisiti richiesti per accedere al sostegno. In Piemonte il mese scorso le domande partite dagli uffici postali sono state 21.285 su 45.876, mentre in Liguria settemila su circa quindicimila. A marzo sono pervenute invece dagli uffici postali di Campania e Sicilia 53 mila istanze complessive su 266 mila. Le card non saranno pronte prima della fine del mese: le somme saranno accreditate sulle tessere entro il 25 aprile, dopodiché il ministero del Lavoro comunicherà ai beneficiari il luogo in cui ritirarle. Ne verrà distribuita una per nucleo, saranno prive dei nomi degli intestatari per una questione di privacy e avranno i prelievi sotto controllo: con le prepagate sarà possibile ritirare solo 100 euro al mese in contanti se si è single. Oltre all'acquisto di beni alimentari e farmaci, è prevista la possibilità per i beneficiari del sussidio di saldare con i soldi pubblici la rata del mutuo o dell'affitto.