PESCARA Entro giovedì prossimo, 66 commercianti extracomunitari torneranno a lavorare. Dopo quasi tre anni riprenderanno la loro attività, grazie all'apertura del mercatino etnico nel sottopasso tra l'area di risulta e via Ferrari. La struttura è stata inaugurata ieri pomeriggio con centinaia di persone che hanno affollato il tunnel per assistere a questo evento. Evento che si è svolto all'interno per la pioggia. C'erano politici, sindacalisti, rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato alla riuscita del progetto, due candidati sindaci Marinella Sclocco e Stefano Civitarese, l'arcivescovo Tommaso Valentinetti.
LA PROTESTA. In un'altra zona della città, in pieno centro, esponenti del centrodestra e alcuni negozianti hanno dato vita ad una protesta simbolica contro il mercatino: hanno chiuso per un quarto d'ora e hanno spento le luci degli esercizi commerciali. Nel tunnel un'altra protesta: è stato contestato Valentinetti con uno striscione dei lavoratori della Fraternità magistrale. La Digos lo ha fatto togliere subito.
IL TUNNEL PRENDE VITA. Il sottopasso di via Ferrari, utilizzato in passato come parcheggio, è poi diventato nel tempo un ricovero per i senzatetto. Nell'agosto del 2017 venne trovato il cadavere di Anna Carlini, la donna fu stuprata e uccisa sotto il tunnel ferroviario. Ieri quel simbolo del degrado si è trasformato. Il mercatino aprirà forse giovedì, dopo l'assegnazione dei posti e delle autorizzazioni ai 66 commercianti che si sono visti accogliere le loro domande, su 76 richieste presentate. I posti disponibili erano 100. I commercianti sono tutti di origini extracomunitarie, molti i senegalesi.
LA GIOIA DEGLI AMBULANTI. «È un sogno che si avvera». Queste poche parole, pronunciate ieri dall'ex presidente e portavoce storico della comunità senegalese Luna Mbaye, sono l'emblema di una giornata di festa per i commercianti e le loro famiglie. La loro felicità è emersa anche nelle dichiarazioni dei rappresentanti della comunità senegalese. Tutti hanno voluto ringraziare il sindaco Marco Alessandrini, la giunta, i consiglieri Daniela Santroni e Ivano Martelli, le tante associazioni e la Cgil. «Dopo tre anni di attesa questo mercato è finalmente arrivato», ha detto l'ambasciatore del Senegal in Italia Mamadou Saliou Diouf, «ringrazio Pescara per averci dato questa opportunità di integrazione». «Le nostre comunità sono unite», ha affermato l'imam Faye Dame. «Siamo onorati, rispetteremo le regole della legalità», ha fatto presente Bira Ndiaye rappresentante dell'associazione senegalese Alis. «Questo è un segnale importante in un Paese che sembra stia andando alla deriva», ha aggiunto il segretario della Cgil Luca Ondifero.
L'ELOGIO DI VALENTINETTI. «Questo è un esempio di integrazione», ha osservato l'arcivescovo Tommaso Valentinetti che ha rivolto anche una preghiera per Anna Carlini, alla presenza della sorella Isabella. Prima del taglio del nastro, l'intervento del sindaco. «Ai tanti costruttori di muri che dicono che il mercatino dovesse essere fatto a mille chilometri di distanza, rispondiamo con i fatti», ha sottolineato Alessandrini, «ai contrarianti di oggi voglio dire di non avere paura e che la convivenza pacifica, sotto il grande cielo dell'umanità e della legge, non deve essere oggetto di strumentalizzazioni, ma il punto da cui ripartire per una comunità migliore e unita»