Fuori la pioggia, dentro un sole bellissimo - di speranza, di civiltà e fratellanza - ha illuminato ieri l'inaugurazione del mercato etnico nel tunnel della stazione. Una bella prova di accoglienza e integrazione per Pescara nella domenica delle palme, una conquista sociale importante soprattutto per la comunità senegalese che ha celebrato l'evento con alte personalità: l'ambasciatore Mamadou Saliou Diouf, l'imam Dame Diop, il console per l'Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna, Tullio Galluzzi, poi Momar Diouf, segretario di Alis, Associazione lavoratori senegalesi in Italia e Birà Ndiaye, portavoce della comunità. L'arcivescovo Tommaso Valentinetti, Luca Ondifero e Patrick Guobadia della Cgil e il sindaco Marco Alessandrini hanno accolto con gioia gli assegnatari degli stalli del mercato che da domani sarà aperto al pubblico. Le donne avvolte nei vestiti della festa e l'entusiasmo dei bambini hanno arricchito di suoni e colori quello spazio attrezzato grazie a Di Zio, imprenditore della Deco ringraziato pubblicamente. Tra la folla i candidati sindaco Marinella Sclocco e Stefano Civitarese e amministratori comunali che hanno reso possibile quello che tre anni fa, dopo lo sgombero ad opera delle forze dell'ordine, sembrava utopia: tra questi Daniela Santroni e Tonino Natarelli. «Un sogno che diventa realtà, Pescara si conferma città dei ponti e dell'accoglienza» ha commentato Alessandrini al quale l'ambasciatore del Senegal, il console italiano e l'Imam hanno riconosciuto il merito d'aver mantenuto la parola data tre anni prima, quando promise di realizzare il mercato etnico: «Il sindaco Alessandrini dice quello che fa e fa quello che dice, come un buon padre di famiglia» ha sottolineato proprio l'ambasciatore Mamadou Saliou Diouf, rivolgendo poi un appello ai suoi: «Questa è una prova per dimostrare che sappiamo conservare una cosa preziosa. Grazie al sindaco e all'amministrazione». Un tributo di riconoscenza che ha ripagato un commosso Alessandrini di tante fatiche in questi anni. Ringraziamenti anche a Cgil Pescara, Alis, Caritas, Arci, On the Road, Anpi, Movimentazioni, Pepe Collettivo, Rete oltre il ponte, Artisti per il Matta. Monsignor Valentinetti, contestato con uno striscione per la chiusura della Fraternità magistrale, ha esaltato l'amore che vince sulla paura del diverso. Quindi l'atteso taglio del nastro con bambini festosi, poi musica e balli con la cantante senegalese Pap Kan e la band Kinky People. Un grazie speciale a Coché Tome, street artist che ha dipinto l'insegna.